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Il Sole 24 Ore

Sulle tracce del Sagrantino ... L’Umbria è una delle regioni d’Italia dove si registra ancora una discreta domanda di rustici e casali di campagna da parte di acquirenti locali, di altre regioni d’Italia ma anche da parte di stranieri. La domanda su questo tipo di immobili ha registrato una contrazione nell’ultimo anno con la diminuzione delle richieste, soprattutto degli acquirenti americani. Resiste comunque la domanda che arriva dal Nord Europa, in primis inglesi. È quanto si legge in un rapporto dell’ufficio studi di Tecnocasa.
Tra le zone più ambite ci sono Montefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo e Giano dell’Umbria, rinomate per la produzione del vino Sagrantino e per i paesaggi che sono incomparabili. A ricercare casali di campagna in queste zone sono soprattutto persone non residenti, che provengono dal Lazio, confinante con l’Umbria e di alcune regioni del Nord Italia.
Gli stranieri che amano l’Umbria sono tanti, anche se non pochi hanno scelto le vicine Marche per un problema di costi. Comunque, le richieste di acquisto che arrivano d’Oltralpe puntano
a seconde case, da usare durante le vacanze. La categoria degli acquirenti italiani si divide tra coloro che si trasferiscono per vivere in questi luoghi e coloro che la usano come seconda casa, affidando la gestione delle colture - quasi tutti i rustici e casali hanno appezzamenti di terra - a terzi.
Sempre secondo Tecnocasa, è in crescita il numero dei soggetti che decidono di avviare attività turistico ricettive (bed&breakfast e agriturismo) oppure di aprire un’azienda agricola. In questi ultimi due casi si opta per soluzioni che permettono ampliamenti di metratura sia per l’abitazione sia per il terreno.
Montefalco è la località più richiesta. Chi cerca casolari in zona si orienta su tagli di 150-200 metri quadrati, con almeno un ettaro di terreno, da destinare alla coltura di vigneti e uliveti. Si prediligono le tipologie con pietra a vista, tetti in legno, pavimenti in cotto. I costi per una soluzione da ristrutturare con queste caratteristiche oscillano da 300 a 400mila euro, senza terreno si scende a 250mila per arrivare anche a cifre comprese tra 500mila e un milione di euro se l’immobile è stato ristrutturato, conservandone le caratteristiche originarie ed è in posizione dominante e panoramica (ricordiamo che le tipologie da ristrutturare devono subire il cambio di destinazione d’uso).
Prezzi più contenuti si registrano invece a Gualdo Cattaneo e Giano dell’Umbria dove, sia gli stranieri che gli italiani, sono molto attenti al rapporto prezzo qualità e cercano sempre di cogliere le migliori occasioni, dal momento che sul mercato c’è molta offerta.
I tagli preferiti sono compresi
tra 150 e 200 metri quadri, con
terreno annesso di 2mila-5mila
metri quadrati per poter circoscrivere la proprietà (a volte
con colture tipo vigneti o uliveti,
diffusi nella zona). Tra le caratteristiche più richieste ci sono le
travi in legno, la pietra a vista e le
pianelle in cotto. I prezzi sono
molto diversi, a seconda dello
stato di conservazione dell’immobile oppure della posizione,
dominante o meno. Una soluzione come quella sopra citata in
posizione semidominante può
costare intorno a 200mila euro.
Il mercato dei rustici a Todi resta sempre dinamico e movimentato da richieste distribuite abbastanza equamente tra italiani (in particolare romani e napoletani) e stranieri. Tra questi ultimi numerosi gli acquirenti dell’Europa del Nord (inglesi, finlandesi e norvegesi ). Anche in questo caso, anche per via della crisi economica, oltre che per la distanza, si vedono meno americani.
Molto ambi te le frazioni intorno alla cittadina e in particolare Canonica e Quadro. Gli italiani tendono a utilizzare l’immobile durante i weekend e i periodi di vacanza. Gli stranieri li utilizzano durante i periodi di vacanza e talvolta li affittano durante l’anno. Inoltre gli acquirenti stranieri prediligono le tipologie più isolate e possibilmente con piscina, mentre gli italiani apprezzano soprattutto la vista sulle colline e la vicinanza ad altri centri abitati. Quasi sempre chi acquista queste soluzioni cerca un terreno annesso: 5mila metri quadri è la metratura minima richiesta in questa zona.
Una soluzione da ristrutturare di circa 180-200 metri quadri di abitazione usata con giardino circostante può costare intorno a 280-320mila euro, a cui si devono poi aggiungere i lavori di ristrutturazione che, in base a una legge regionale che preserva il patrimonio rurale, devono rispettare le caratteristiche originarie dell’immobile: quasi sempre si tratta di case in pietra, con travi a vista e pianelle in cotto.
Nella zona di Amelia, siamo passati alla provincia di Terni, l’offerta di rustici sul mercato è molto bassa. La domanda per questa tipologia di immobili è stata molto sostenuta e finalizzata allo svolgimento di attività di B&B e all’apertura di strutture per agriturismo. La ricerca sul mercato, al momento, vede protagonisti soprattutto olandesi e inglesi che si muovono su passaparola oppure tramite internet. In diminuzione la domanda da parte di italiani, romani soprattutto, che sono orientati maggiormente verso gli appartamenti del centro storico col camino, pianelle in cotto e travi in legno.
Gli stranieri, olandesi e inglesi in particolare, chiedono invece almeno un ettaro di terreno e un immobile superiore a 200 metri quadrati; apprezzano soprattutto l’indipendenza e l’ubicazione in posizione dominante sulle colline. A titolo di esempio un casale ristrutturato di 200 metri quadrati con un ettaro di terreno annesso costa 600-700mila mentre una tipologia da ristrutturare costa mediamente 250mila euro.

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