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Il Sole 24 Ore

Progetti d’autore, è vero boom ... Le chiamano “cantine d’autore”. Sono strutture che hanno superato il concetto di azienda, di mero spazio per la produzione, e nel matrimonio con l’architettura si sono evolute in luoghi della socialità, del gusto, della valorizzazione ambientale. Una strada sulla quale si sono mossi all’inizio alcuni imprenditori illuminati, che hanno trasformato le loro aziende vitivinicole in realtà capaci di comunicare un’idea oltre che un prodotto, uno stile. In Italia hanno fatto scuola la cantina Antinori a San Casciano Val di Pesa progettata da Marco Casamenti - Archea associati, o la cantina Mezzacorona (Trento) ideata da Alberto Cecchetto, che spiega: “Tutto il progetto ha privilegiato la riqualificazione dell’ambiente circostante e la sua destinazione a luogo di socialità, con la realizzazione di un auditorium, di una piazza virtuale e un parco”. Oggi la cantina Mezzacorona ospita dai 10 ai 15 pullman di turisti a settimana; un flusso di visitatori, che consente all’azienda di coprire i costi fissi di gestione della struttura.
Sala conferenze, museo del vino, biblioteca, ristorante e percorso del gusto caratterizzano invece la cantina Antinori a Bargino. Ben 52 milioni di investimento per una struttura, che punta ai 100mila visitatori l’anno. “Il vino è sempre più un business e i produttori ne hanno compreso le potenzialità e la suggestione”, spiega il progettista Giovani Polazzi di Archea associati. Una filosofia che sta orientando le scelte di molti imprenditori del vino. In più di dieci anni - i primi hanno investito a metà anni 90 - è nato un vero filone progettuale intercettando l’interesse di studi internazionali. Renzo Piano ha firmato la cantina Tenuta Rocca di Frassinelle a Gavorrano (20 milioni); di Mario Botta è la cantina Petra a Suvereto (Livorno),proprietà del gruppo Moretti. A Castagneto Carducci Giovanni Bo ha ideato per Ca’ Marcanda di Angelo Gaja una cantina interrata di quasi un ettaro di superficie (non visitabile per scelte aziendali); la firma di Gae Aulenti è sulla cantina di Campo di Sasso dei fratelli Antinori; quella di Massimiliano Fuksas, sulla tenuta del Borro per Ferragamo e sulla cantina-alambicco della distilleria Nardini, a Bassano del Grappa. E poi Piero Sartogo per la Tenuta dell’Ammiraglio a Magliano per Frescobaldi, e ancora Marco Casamonti per la nuova cantina di casa Mazzei a Fonterutoli. Per Rubbia al Colle del gruppo Muratori a Suvereto (Livorno), lo studio bresciano Loda-Pagliari ha ideato una cantina ipogea sbancando e ricostruendo una collina. Un investimento da 7 milioni. Solo mecenati? No. Le cantine firmate creano fascinazione e occasioni per il territorio. In Toscana, regione che ne ospita gran parte, si sta lavorando a un progetto di promozione di quello che ormai appare come un vero percorso culturale. Ospiteranno concerti, eventi, manifestazioni. Tutto all’aroma di vino.

Iniziative firmate ...
Antinori aspetta 100mila visitatori... Casamonti studio Archea. 52 milioni, 37mila metri quadri, la cantina di Piero Antinori si aspetta 100mila visitatori l’anno. A San Casciano Val di Pesa (Si).

Mario Botta per Petra... 30 milioni l’investimento di Terra Moretti nel settore vitivinicolo. Di proprietà anche le tenute Bellavista, Contadi Castaldi e La Badiola. Petra è a Suvereto (Li).

Studio Loda-Pagliari... 7 milioni di euro. La cantina della tenuta Fratelli Muratori a Rubbia al Colle (Suvereto) privilegia il risparmio energetico. Grande barricaia a 20 metri di profondità.

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