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Il Sole 24 Ore

Toscana: in difficoltà anche il “Gallo Nero” ... Prima la frenata, ora la retromarcia. Si aggravano le difficoltà di mercato dei vini toscani, e soprattutto delle etichette di qualità, che trainano l’export. Tra gennaio e agosto del 2008 le vendite all’estero di bottiglie Doc e Docg (i cosiddetti Vqprd) hanno segnato -4,2% in valore e -9,2% in quantità (dati Istat) per i vini rossi, che rappresentano l’eccellenza del territorio, e, rispettivamente; -8,5% e -20,8% per i vini bianchi, che per costituiscono una nicchia. “Le esportazioni di vini di qualità nei primi otto mesi del 2008 azzerano gli incrementi dello scorso anno e riportano l’export sui valori del 2006”, spiega Francesco Felici dell’Irpet (Istituto regionale di programmazione economica toscana). Il primo imputato è il mercato americano, che assorbe il 35% dell’export, ma preoccupa anche la perdita di quote in Germania, inarrestabile da pi di 5 anni. Il calo dei principali mercati di sbocco non è attenuato dai Paesi emergenti, che segnano grosse contrazioni dopo i forti incrementi degli anni passati. Se stentano i mercati esteri, che assorbono il 65% del giro di affari, non brilla neppure il mercato domestico. “Fino a maggio le cose sono andate bene spiega Giuseppe Liberatore, direttore del Consorzio del Chianti Classico, che ieri ha approvato le modifiche al disciplinare del Gallo nero, per aumentare i controlli e la tutela dei consumatori. I problemi sono arrivati in estate, con la crisi mondiale dei consumi Quest’anno perderemo circa il 10%, ma non serve abbattersi; bisogna lavorare per recuperare sia negli Usa che nei Paesi emergenti”. Il fattore di criticità dei vini toscani, secondo l’Irpet, è rappresentato dal prezzo, mediamente più alto rispetto ai vini di altre regioni. “I problemi maggiori li ha la denominazione Chianti, che nell’ultimo anno ha ridotto del 15% le bottiglie vendute”, spiega Giuliano Giuliani, presidente del consorzio Le Chiantigiane, che imbottiglia vino conferito dalle cantine”. In questo contesto di mercato, le aziende cominciano a ridurre i listini. “Le vendite del Nobile di Montepulciano per adesso reggono, ma i prezzi sono in leggera discesa dice Paolo Solini, coordinatore del Consorzio per compensare i cali di Usa e Germania ci stiamo spostamento verso il Nord Europa”.

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