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Il Sole 24 Ore

Tipicità e territorio i segreti del vino low cost ... La guida del “Sole” con le migliori bottigliglie sotto 8 euro... Bere Bene. Dall’Alto Adige alla Sicilia una selezione delle offerte di qualità... Tutti gli anni la storia si ripete. Con l’approssimarsi delle feste di Natale e Capodanno le fonti più disparate si scatenano nel fornire cifre e particolari sulle spese che gli italiani destineranno per viaggi, regali, cenoni in famiglia o fuori casa, ovvero per acquistare dolci della tradizione, panettoni classici e farciti e, soprattutto, i vini. Vale a dire uno dei prodotti più intriganti sotto il profilo del gusto che, nonostante il rischio della prova palloncino, non può mancare sulla tavola imbandita della festa.
Men che meno quando si approssima il brindisi augurale. Deciso che così dev’essere, la domanda successiva a cui è doveroso trovare una risposta è: ma quanto costa bere un calice di buon vino? Una domanda che può sembrare banale, ma che con l’aria che lira rimbalza di frequente tra persone di ogni ceto e reddito, alle prese con i sempre pi magri bilanci familiari. Domanda a cui gli italiani rispondono con avveduta saggezza, come suggerisce il fatto che in un Paese che quest’anno ha prodotto l’equivalente di 6,3 miliardi di bottiglie, 3,6 miliardi sono destinate alla domanda domestica. Ebbene, in questo ambito, 2,9 miliardi sono le bottiglie di vini che il pubblico acquista a prezzi che oscillano tra due e dieci euro. Disponibilità di fascia molto ampia, dunque, al cui interno è possibile trovare prodotti onesti e senza difetti restando sotto i tre-quattro euro la bottiglia. A 5 euro si è già nella fascia dei buoni vini che esprimono tipicità e territorio , fattori distintivi di una Penisola che ha uve autoctone che nessuno al mondo ha con tale ricchezza di disponibilità. A questo punto per entrare nel salotto dell’offerta di qualità basta un niente. Sotto i dieci euro, infatti, si può trovare di tutto e di più , vini di marca e grande reputazione.
Come quelli di Marco Caprai, il rinnovatore del Sagrantino di Montefalco che si chiede: “Ma chi ha detto che i vini buoni sono quelli che costano tanto? La mia azienda è orgogliosa di fare prodotti molto buoni che vanno tranquillamente sotto i dieci euro”. Gli fa eco Sergio Zingarelli di Rocca delle Macìe, uno dei maggior produttori di Chianti classico, che si dice orgoglioso di avere costruito il successo della propria azienda “realizzando nettari che esaltano il legame con il territorio senza perdere la bussola in fatto di prezzi”. Che tradotto sta a dire mantenere il giusto rapporto qualità-prezzo. Rapporto che, secondo l’enotecaro Giovanni Longo di Legnano, ha senso parlarne quando si è in presenza di vini sotto i dieci-dodici euro. Superata questa soglia, la definizione del listino segue tutta un’altra logica, con i fattori immateriali che prendono il sopravvento”. Questo spiega perché imprenditori con marchi prestigiosi realizzano buona parte del proprio bilancio agendo sulla leva del prezzo medio. Accade così al gruppo vinicolo La Gioiosa di Crocetta del Montello che, pur vantando marchi del calibro di Villa Sandi e Opere Trevigiane, realizza i tre quarti del fatturato vendendo in Italia e all’estero vini a prezzi competitivi. Il presidente del gruppo, Giancarlo Moretti Polegato, dice: “Il nostro Prosecco lo si può trovare intorno a 7 euro nella distribuzione italiana, ma anche a Londra, dove lo si può acquistare a 6,99 sterline. E se si va in Usa non si sale oltre i 12 dollari.
Tutto il resto è nicchia che fa immagine e dà prestigio, ma non fa il mercato”. Ne sanno qualcosa alla Settesoli di Menfi, la più grande cooperativa vitivinicola siciliana impostasi con prodotti sempre più buoni. Venti milioni di bottiglie, di cui il 63% esportate, acquistabili a prezzi che oscillano da 3,50 euro a 8,50 della linea Mandrarossa. “Con il rosso Castagho Igt che - dice il responsabile marketing Roberta Urso - ha vinto l’oscar 2008 per il miglior rapporto prezzo-qualità”. Premio andato anche alla pugliese Valle dell’Asso di Luigi Vallone con il Salice salentino Doc, e alla Fattoria Le Pupille di Elisabetta Geppetti con il Morellino di Scansano. Nel caso del Salice si tratta di un vino rosso biologico venduto nei super di Paesi esteri a 5,50 euro e che per il direttore commerciale Marina Saponaro “esprime bene i valori intriseci del Salento”. Quanto alle Pupille, l’oscar è andato alla cuvée Pelofino che il negozio vende a 8 euro. Prezzo che nasi e degustatori professionisti considerano equilibrato. E che come dimostra la scansione grafica riportata qui a fianco, assicura a produttori e distributori di coprire i costi di gestione e di guadagnare il giusto, e ai consumatori di fare un ottimo acquisto. Con la consapevolezza di bere un buon calice di vino senza svenarsi. Un problema quello del prezzo che sta assumendo un peso molto importante. Infatti, un sondaggio di “winenews” per Vinitaly dice che il 58% dei consumatori questo fine anno modificheranno i propri acquisti di vino. Presumibilmente optando per prodotti meno costosi ma ugualmente buoni.

I numeri dell’osservatorio Grana Padano...

30% - Bevitori di almeno un bicchiere. La cifra, calcolata in riferimento al consumo settimanale degli italiani, emerge dal monitoraggio condotto dall’Osservatorio nutrizionale Grana Padano: tra il maggio 2007 e l’ottobre 2008 è stato esaminato un campione di oltre 3.600 abitanti di età superiore ai 18 anni.
2,3 bicchieri - Consumo pro capite di vino. Il dato è riferito al Centro Italia, in testa alla classifica delle aree geografiche. Seguono: il Nord-Est (con 1,79 bicchieri), il Nord-Ovest (1,60), il Sud (1,43). Fanalino di coda le Isole (0,83).
2-3 U.A. - Limite stabilito per gli uomini. Una unità alcolica (U.A.) corrisponde a 12 grammi di etanolo ed è contenuta in un bicchiere piccolo di vino (125ml), in una lattina di birra (330ml) o in una dose da bar (40ml) di superalcolico. Le donne e gli anziani devono invece restare al di sotto di 1-2 U.A.
11% - Donne e alcol. Percentuale di donne che bevono più di due bicchieri di vino al giorno. I maschi che oltrepassano le quantità consigliate, invece, sono solamente l’8% del campione.
23% - I consumatori di birra. Il Nord-Ovest è la zona con il più alto numero di persone che bevono almeno un boccale piccolo o una lattina a settimana (in media 0,74 boccali pro capite). Seguono il Centro (0,59), il Nord-Est (0,52), il Sud (0,41) e le Isole (0,34).
12% - I bevitori a tutto tondo. Percentuale di quanti hanno dichiarato di aver consumato, nel mese precedente alla somministrazione del test, sia vino, sia birra, sia superalcolici. Gli italiani amanti esclusivi di questi ultimi, invece, sono una minoranza: solo il 3%.
7 - Calorie in un grammo di alcol. Chi si vuole concedere una bevuta, ma desidera comunque mantenere la linea, deve ricordare che occorrono 40 minuti di cammino a passo veloce, o 10 minuti di pedalate in bicicletta, per bruciare 1 unità alcolica.
22% - Gli italiani non bevitori. Percentuale di uomini che ha dichiarato ai medici dell’Osservatorio di non aver consumato bevande alcoliche nel mese precedente alla data di somministrazione del test. Molto più alta è invece la percentuale di donne, pari al 42%.

La composizione del prezzo...
Dal tappo di sughero all’etichetta, dal ricarico del produttore alle tasse, tutte le voci in percentuale che contribuiscono a formare il prezzo al dettaglio di una bottiglia di vino nella fascia di prezzo di 8 euro circa...
Tappo di sughero + capsula - 3%
Vetro - 3%
Etichette - 1%
Inballo e bancale - 2%
Costo del vino - 21%
Inbottigliamento - 6%
Costi gestionali - 20%
Tasse - 11%
Ricarico - 33%
Prezzo enoteca - 8,44euro

Il low cost di qualità ... Oggi...
Come degustare un buon vino spendendo meno di otto euro. Lo spiega l’ultimo volume della collana “Low cost di qualità”, dedicato ai vini e curato da Davide Paolini, in edicola da oggi a 4,90 euro oltre il prezzo del quaotidiano. Un viaggio tra le regioni alla ricerca delle cantine e delle aziende dove si può acquistare etichette di outsider di pari qualità rispetto al marchio blasonato, ma a prezzi più bassi. Per tutti i vini si indicano l’etichetta, il nome e la storia dell’azienda, una descrizione delle caratteristiche e gli abbinamenti consigliati. E, naturalmente, il prezzo.


.com … Sul sito...

Sul sito del Sole 24 Ore, il video di presentazione del decimo volume della collana “low cost di qualità”, dedicato ai vini, divisi per regione, che è possibile acquistare con meno di 8 euro. In studio ne parlano Elia Zamboni, vice direttore del Sole 24 Ore, e Sara Bianchi della redazione on line.


Radio 24 ... Alla radio...

Anche radio 24 si occupa di vini low cost di qualità. Debora Rosciani ne parla oggi alle 12 a Salvadanaio con Davide Paolini, giornalista e curatore della guida, Marco Gallone, ad di Feudi di San Gregorio, Andrea Muccioli, responsabile della Comunità di San Patrignano e Giuseppe Bologna, dell’azienda vinicola Braida. Gli ascoltatori possono intervenire telefonando all’800.24.00.24 o con un sms al 349/2386666.


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