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Il Sole 24 Ore

L’agricoltura tratta sul welfare ... Parte il confronto tra organizzazioni ed Esecutivo... Un nuovo welfare per l’agricoltura e la piena attuazione della riforma della previdenza varata dal precedente Governo, in particolare per quanto riguarda gli incentivi a chi assume e gli sgravi Inail alle aziende che investono in sicurezza. E la richiesta delle organizzazioni e dei sindacati al Governo che ha avviato la trattativa sull’adeguamento della contrattazione.

A imprese e sindacati, infatti, l’attuale gestione del mercato del lavoro non piace. Giuseppe Politi, presidente della Cia, che ha promosso ieri a Roma un confronto in vista dell’incontro con l’esecutivo, ha sollecitato nuove regole “ispirate ai principi della semplificazione, della sostenibilità e della trasparenza”. Al primo punto della piattaforma c’è la stabilizzazione delle agevolazioni contributive nelle aree svantaggiate prorogate solo fino al 31 marzo. D’accordo anche Fai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, che chiedono per di legare i supersconti alla virtuosità delle imprese sul fronte della sicurezza.

Tra le altre questioni poste sul tappeto dalla Cia, la normativa in materia d’immigrazione, con il superamento delle quote e il no alla tassa d’ingresso, la semplificazione degli adempimenti, l’estensione dei “voucher” e la formazione.

Il presidente della Confagricoltura, Federico Vecchioni, che “vede” spazi nelle aziende agricole per i lavoratori in esubero negli altri settori, ha rilanciato sulla riduzione degli oneri che minano la competitività delle aziende italiane e sulla sburocratizzazione. Vecchioni ha anche proposto che la capacità di creare occupazione venga considerata premiante per l’accesso ai contributi dei piani di sviluppo rurale. Una linea condivisa dal responsabile del settore lavoro della Coldiretti, Romano Magrini, che ha ricordato che la sua organizzazione, nell’ambito della riforma della Politica agricola comunitaria, aveva proposto di vincolare i contributi alla “qualità” dell’attività imprenditoriale misurata anche sull’offerta di posti di lavoro.

Stefania Crogi (Flai), Augusto Cianfoni(Fai) e Stefano Mantegazza (Uila) hanno sollecitato modifiche ai voucher, a partire dall’impiego del 25% della quota versata a Inps e Inail per assicurare le prestazioni obbligatorie ai lavoratori, E in ogni caso ha ribadito Mantegazza il voucher deve essere uno strumento di semplificazione, non una scorciatoia per ridurre il salario. Intanto l’agricoltura continua a perdere occupati: nel 3° trimestre 2008, secondo l’Istat, il calo è stato del 3% rispetto all’anno precedente.

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