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Il Sole 24 Ore

Macchine agricole, servono gli incentivi ... L’Unacoma: subito la rottamazione... “C’è il rischio concreto che circa 35mila addetti del nostro comparto, compreso l’indotto, perdano il posto di lavoro, perché il 53% delle aziende prevede già una riduzione del numero dei dipendenti”. Il presidente di Unacoma, Massimo Goldoni, descrive così, in un’animata assemblea di imprenditori, la difficile situazione venutasi a creare nel settore delle macchine agricole e movimento terra in seguito alla crisi.

L’ultima indagine conoscitiva sul 2009 evidenzia che il 66% delle aziende ha già subito cali di fatturato, nel 39% dei casi la flessione è stata superiore al 30 per cento. Circa l’80% ha previsioni negative sull’andamento degli ordini, sia sul mercato interno che estero. “La produzione è in caduta verticale”, commenta Massimo Goldoni. Servono provvedimenti urgenti e da Unacoma è partito un appello al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e ai ministri del suo Governo: una lettera aperta pubblicata ieri dai giornali, in cui si denuncia il fatto che il settore sia escluso dal decreto anticrisi, che pure ha introdotto misure in favore del comparto automobilistico. Da qui la richiesta di estendere il regime della rottamazione anche alle macchine agricole e movimento terra. “Il costo sarebbe limitato - spiega Massimo Goldoni - la nostra stima è di 100 milioni in tre anni, a fronte di ingenti benefici in termini di sicurezza, efficienza e rispetto ambientale in due comparti di grande rilievo. La rottamazione riguarderebbe infatti macchine ormai obsolete e inquinanti, con più di 10 anni di vita”.

Il ministro per le Politiche agricole, Luca Zaia, ne parlerà con il ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, al fine di verificare la possibilità di un emendamento al decreto anticrisi in corso di approvazione. Intanto per lunedì 16 marzo è stato convocato a Roma il Tavolo di coordinamento della filiera della meccanizzazione agricola per valutare i dati allarmanti sulla crisi in atto.

Le richieste per il comparto non si fermano agli incentivi. “C’è un altro fronte da aprire subito - incalza Massimo Goldoni - ed è quello dei Piani regionali di sviluppo rurale, unica fonte di finanziamento per l’acquisto di macchine agricole”. Un’indagine conoscitiva, realizzata in collaborazione con la Coldiretti, ha messo in luce che il sistema sta funzionando “assai male”, con “moltissime aziende che hanno presentato richieste, ma queste giacciono da mesi sui tavoli delle amministrazioni locali senza essere evase”. Degli oltre due miliardi stanziati per l’ammodernamento delle imprese agricole, solo il 2,9% è stato sinora assegnato. Da qui l’invito a “velocizzare le procedure” e i finanziamenti.

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