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Il Sole 24 Ore

Il Demanio libererà i terreni ... Tremonti: agricoltura valore strategico... “Uno dei primi decreti sul federalismo avrà un riferimento esplicito alle proprietà demaniali”. Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, a Taormina, nell’ambito del terzo forum di Confagricoltura, ha accolto la richiesta del presidente Federico Vecchioni (si veda Il Sole 24 Ore di ieri) di mettere a disposizione delle imprese agricole i terreni dello Stato. “E stato assurdo ha detto Tremonti centralizzare il patrimonio pubblico, ora bisognerà restituire alle amministrazioni locali i territori per destinarli all’economia. Non ha senso che il demanio sia gestito da Roma”. La disponibilità di nuovi terreni è un tema centrale per gli agricoltori per frenare l’erosione della superficie agricola che dagli anni Ottanta ha perso oltre 3 milioni di ettari ma anche e per rilanciare la produzione e garantire l’approvvigionamento alimentare. Ci sono 2,6 milioni di ettari inutilizzati (di cui 1,6 milioni di boschi) per un valore due miliardi di euro. Terreni, 300mila ettari recuperabili subito per una coltivazione estensiva, che le aziende potrebbero sfruttare per aumentare la dimensione aziendale e, dunque, la competitività con riflessi positivi sull’occupazione. “E giusto che lo Stato tenga i beni simbolici e strumentali - ha aggiunto Tremonti - ma non è giusto tenere quelli di cui non si ha una precisa cognizione”. Anche questa può essere una ricetta per combattere la recessione. “L’agricoltura ha spiegato il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni sta subendo i colpi della crisi finanziaria mondiale. Per invertire la rotta serve un aumento della base produttiva e una liberalizzazione più graduale degli scambi commerciali di materie prime agricole, per evitare squilibri e speculazioni sul mercato mondiale, con regole comuni da studiare insieme agli altri Paesi”. La prossima riunione del G8 presieduta dall’Italia può essere l’occasione per realizzare una nuova partnership mondiale. Anche su questo tema non è mancato il consenso del ministro dell’Economia. “Le fiammate speculative - ha detto Tremonti - si frenano con politiche innovative anche sul cibo e l’acqua. Il cibo non è una commodity come le altre da trattare in una semplice ottica di concorrenza”. E ha aggiunto: “Da quando c’è la crisi leggo la Bibbia e nella Genesi si parla della terra nella creazione, questo per dire il valore strategico dell’agricoltura”. Il ministro ha quindi gettato uno sguardo sulla situazione finanziaria degli Usa, commentando: “Negli Stati Uniti il rischio Armageddon per la finanza sembra sia escluso. L’impressione è che il rischio di una caduta di sistema della finanza Usa sia in qualche modo escluso”. In questo scenario, secondo Confagricoltura, resta centrale nell’Europa il ruolo della Politica agricola comune. “Se l’agricoltura è strategica ha detto Vecchioni allora la Pac va mantenuta e non deve essere intesa come assistenzialismo ma come una politica economica”.

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