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Il Sole 24 Ore

Corsa aperta a cambiare i disciplinari ... Nel nuovo sistema di regole Ue i vini Igt rischiano una crisi d’identità. Ne é convinto il presidente del Comitato vini del ministero per le Politiche agricole, Giuseppe Martelli, che da qualche settimana è alle prese con un vero e proprio tour de force per esaminare le tante richieste di modifica dei disciplinare giunte al ministero delle Politiche agricole dopo il varo del regolamento Ue. “Le domande al momento sono circa 6o spiega Martelli e sono rapidamente aumentate appena si è chiarito che, se presentate entro il prossimo primo agosto, sarebbero state esaminate con la vecchia procedura nazionale. In futuro, invece, saranno inviate a Bruxelles con tempi di istruttoria che potrebbero anche dilatare”.

Quali sono le modifiche più richieste?

La stragrande maggioranza dei produttori chiede di integrare il proprio disciplinare di produzione con tipologie prima non previste (tipo il vino novello) o di utilizzare nuovi contenitori, come nel caso del Soave che ha chiesto l’imbottigliamento con bag in box . Ci sono cambiamenti previsti nell’area geografica?

Si, ma piccoli aggiustamenti come nel caso dell’Asti Docg che includerà anche il comune di Asti finora escluso. Fra questi c’è anche il caso del Prosecco. Il Prosecco diventerà tutto Doc dal Veneto fino al comune di Prosecco in provincia di Trieste. Mentre le aree storiche di Conegliano Valdobbiadene e di Montello Colli Asolani diventeranno Docg. Ma una delle motivazioni chiave di queste modifiche è cancellare il Prosecco Igt. E per quale motivo?

Perché la categoria dei vini Igt è quella più a rischio con questa riforma. I vecchi Igt infatti sono la tipologia intermedia fra i vini da tavola e le denominazioni d’origine. Ma nel momento in cui si consente ai vini da tavola di indicare il vitigno di provenienza, l’annata di produzione le vecchie etichette Igt si ritrovano svuotate delle proprie prerogative e rischiano una profonda crisi d’identità.

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