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Il Sole 24 Ore

“Quest’anno raddoppieremo” ... Alla Bisol di Valdobbiadene. L’azienda utilizzerà ticket per 40mila euro... All’inizio è stata la curiosità a spingere la vinicola Bisol di Valdobbiadene all’uso dei voucher. Poi, visti i risultati conseguiti la scorsa vendemmia, per la storica azienda del Prosecco (produce vini spumanti dal 1875) il ricorso ai buoni quest’anno è destinato a crescere significativamente, come lascia intendere l’amministratore delegato dell’azienda, Gianluca Bisol.

Aumenterete, ma di quanto?

Penso che raddoppieremo la posta. Un anno fa infatti ci siamo avvalsi di oltre duemila voucher da 10 euro per un totale di 20mila euro. Quest’anno con tutta probabilità ci avvicineremo ai 40mila.

Una crescita dettata da un aumento dell’attività aziendale o solo per pura convenienza del sistema?

Tutte e due le cose. Da un lato c’è l’entrata in produzione di nuovi vigneti che hanno portato il patrimonio viticolo a 125 ettari con 600mila bottiglie di Bisol, cui si aggiungono un milione di bottiglie della nuova azienda Jeio. Dall’altro c’è il fatto che il sistema dei buoni risponde alle esigenze di quelle imprese che, come le aziende agricole, hanno necessità di disporre in alcuni periodi dell’anno di un numero di addetti ben maggiore rispetto ad altri mesi.

In che consiste l’utilità del voucher?

Intanto ci semplifica la gestione. Tenga conto che su 70/80 dipendenti con quasi la metà abbiamo rapporti di lavoro occasionale. Dunque si tratta di collaborazioni per le quali il ricorso ai voucher diventa indispensabile.

Chi sono questi collaboratori?

Sono per lo più studenti, pensionati. Ora abbiamo saputo che possiamo estendere questa opportunità di impiego anche ai cassintegrati. Mi sembra una decisione appropriata. Come ottima è stata la scelta di introdurre accanto ai buoni da 10 euro anche pacchetti da 50 euro. Insomma, non ho che parole buone da spendere, perché stiamo parlando di misure che migliorano la flessibilità del lavoro.

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