In arrivo il primo atlante del vino Doc made in Italy ... Meglio tardi che mai. L’Italia, maggior paese vinicolo al mondo, ha deciso di dotarsi di un vero e proprio atlante geografico dedicato ai vini a denominazione di origine. Una cartografia completa, con tanto di descrizioni particolareggiate di vitigni e vini che sono l’espressione territoriale e più completa di Enotria. Un’opera necessaria finora mancante. A volere l’opera è stato il ministero delle Politiche agricole che ne ha affidato la realizzazione all’Ente vini Enoteca italiana, la prima e unica enoteca di diritto pubblico del paese. Che, tra l’altro, quest’anno ha promosso e fatto gli onori di Casa Italia all’enogastronomia made in Italy alle recenti olimpiadi invernali di Vancouver, in Canada, e si appresta a svolgere lo stesso cornpito all’Expo di Shanghai che aprirà i battenti a maggio. “L’atlante costituisce la prima pubblicazione in assoluto di questo genere per l’Italia”, dichiara al Sole 24 Ore il direttore dell’Enoteca Italiana, Fabio Carlesi. Che aggiunge: “L’opera verrà realizzata attingendo all’ingente patrimonio cartografico messo a disposizione dall’Istituto Geografico Militare, nonché all’intervento di esperti tecnici e scientifici. Un lavoro d’equipe che ci permetterà di effettuare la corretta mappatura delle aree produttive e disporre di criteri esatti nella classifìcazione delle denominazioni stesse”. Un lavoro ampio e particolareggiato che, come ha dimostrato l’esperienza francese, l’unico a oggi a disporre di un atlante simile, è destinata a diventare uno strumento indispensabile per gli operatori e per chiunque voglia avere una conoscenza più approfondita del patrimonio vitivinicolo nazionale. L’atlante conterrà oltre trecento carte geografiche che mappano i territori e tutti gli aspetti pedologici (il clima, le temperature, le precipitazioni, la composizione dei terreni), divise per regioni, macroaree e singole denominazioni. Venti carte saranno dedicate alle regioni, 96 alle macroaree, 55 alle denominazioni di origine individuate sulla base dell’importanza e rinomanza delle stesse e, in particolare, dell’esistenza di lavori sulla zonazione del territorio. In aggiunta alla cartografia curata dall’Igm, ci sarà quella fornita dal Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura e dal Centro di ricerca per l’agrobiologia e la pedologia di Firenze, che per ogni regione e per ogni macroarea evidenzierà la natura dei suoli e le condizioni climatiche. “Siamo ben consapevoli dell’importanza del progetto e della delicatezza del compito che ci è stato affidato”, commenta Carlesi. Un compito che verrà completato entro... ...e pertanto terrà conto anche di tutte le novità che arriveranno con il passaggio delle attuali Doc, e Igt in Dop e Igp. Uniformando definitivamente l’Italia del vino alla normativa europea voluta dalla nuova Ocm”.
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