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Il Sole 24 Ore

Galan: “Una spinta alle imprese viticole del made in Italy” ... Parla il ministro delle Politiche agricole... È pronto a difendere e a valorizzare i vini del made in Italy, quelli che rappresentano il fiore all’occhiello della produzione nazionale. E, allo stesso tempo, vuole garantire ai consumatori la massima trasparenza. Per questo il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Giancarlo Galan - che a fine marzo ha sostituito Luca Zaia, attuale governatore della regione Veneto - commenta positivamente l’approvazione del decreto legislativo n. 61/2010.

Ministro, come cambia adesso la produzione di vini?

Il decreto tutela denominazioni di origine e le indicazioni geografiche dei vini e rinnova profondamente, dopo 18 anni, il vecchio quadro normativo delineato dalla legge 164/1992. È un provvedimento che segna un passo importante per consolidare lo sviluppo di una delle principali filiere agroalimentari del nostro paese, frutto del lavoro condiviso con regioni, provincie autonome, rappresentanti dell’intera filiera, al quale hanno contribuito anche le commissioni agricoltura di camera e senato.

Qual è la sostanziale novità introdotta?

La riforma mette al centro la qualità dei vini, la tutela dei consumatori e il rafforzamento della redditività delle imprese, migliorando il sistema dei controlli, adeguando le norme nazionali alla riforma dell’organizzazione comune di mercato del vino e, soprattutto, alle rinnovate esigenze degli operatori del settore che sono chiamati ad affrontare le nuove sfide del mercato vitivinicolo.

Cosa cambierà per le imprese viticole?

L’obiettivo fondamentale del decreto legislativo è quello di fornire alle imprese del settore un valido strumento per rafforzare la loro competitività sui principali mercati nazionali e internazionali. Questo obiettivo, però, si può raggiungere soltanto attraverso la tutela della qualità, dell’autenticità, della diversità e dell’immagine del nostro patrimonio vitivinicolo, unico al mondo.

Rafforzare il made in Italy passa anche attraverso le iniziative realizzate sul territorio.

Certo. Gli eventi sono indispensabili per promuovere la cultura del vino nel nostro paese. Il connubio tra arte e gusto è certamente una carta vincente per un settore che tanto riesce a produrre sia dal punto di vista economico che culturale. Alcuni vini sono indiscutibilmente il frutto di un’arte e di un sapere insieme antico e moderno. Questo dimostra quanto sia utile creare iniziative capaci di offrire al grande pubblico occasioni di conoscenza di quell’immenso patrimonio italiano che è il vino.

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