Il Sole 24 Ore

Neanche un “cicchetto” sui mezzi pesanti ... Una novità, da tempo auspicata, è il giro di vite sull’uso di alcol da parte degli autisti professionali. Ad esempio, i conducenti di veicoli adibiti a noleggio con conducente, taxi, autobus di linea, trasporti di cose in conto di terzi o in servizio di
piazza o di linea, o di veicoli pesanti, non potranno più in assoluto guidare dopo l’assunzione di bevande alcoliche. Saranno quindi sanzionati coloro che supereranno, anche in quantità decimali, il tasso alcolemico zero. Con il nuovo articolo 186-bis del codìce della strada, i valori superiori a zero, ma non a 0,5 g/l, comporteranno una sanzione amministrativa da 155 a 624 euro, che raddoppia in caso di incidente. Per valori superiori a 0,5 g/l si fa riferimento alla (innovata) griglia sanzionatoria prevista per la generalità dei conducenti, ma con incrementi specifici per i guidatori professionali: di un terzo per i valori tra 0,5 e 0,8 (sono sanzioni amministrative), da un terzo alla metà delle sanzioni penali incombenti su coloro che superano anche la soglia di 0,8 g/l. In caso di ebbrezza grave (tasso alcolemico superiore a 1,5), la patente è revocata solo in caso di guida di veicoli o complessi di veicoli aventi una massa complessiva superiore a 3,5 t, autobus e altri veicoli per il trasporto di più di 9 persone compreso il conducente. La revoca della patente che riguarda uno dei conducenti professionali, ovvero un conducente di un autobus, di un veicolo o di un complesso di veicoli di massa superiore a 3,5 tonnellate, a seguito dei reati di guida in stato di ebbrezza (ma non del rifiuto di sottoporsi agli accertamenti) o di guida in stato di alterazione per l’uso di stupefacenti o sostanze psicotrope (anche per il rifiuto), può costituire giusta causa per il licenziamento del conducente ai sensi dell’articolo 2119 del codice civile.