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Il Sole 24 Ore

Un pensatoio per il made in Italy ... Seminari. A Montepulciano summit di politici e imprenditori per parlare di rilancio... Più del “sistema paese” (che purtroppo spesso manca), è il “marchio-paese” che salverà le aziende italiane. Cibo, turismo, moda, lusso, meccanica e auto (soprattutto Ferrari), sono i riferimenti del “made in Italy” maggiormente cliccati sul web dal 2006 al 2010, secondo un’indagine realizzata da Google. Bellezza, comfort, passione e creatività, sono invece i valori più apprezzati nei prodotti italiani, come rivela uno studio della multinazionale olandese Kpmg. Queste indicazioni arrivano dal workshop sulla forza del “made in Italy”, che si è tenuto ieri a Montepulciano (Siena), organizzato dalla stessa Kpmg in collaborazione con Google, a cui hanno partecipato una quarantina tra imprenditori, banchieri e politici. L’appuntamento, che non ha
mancato di suscitare interpretazioni malevole per la coincidenza con le assise di Confindustria a Bergamo (ma gli organizzatori smentiscono ogni intento di contrapposizione e parlano di “concomitanza non voluta”), si è svolto negli spazi della Cantina Icario di Andrea Cecchetti. C’erano Luca Cordero di Montezemolo (arrivato in elicottero e ripartito nel pomeriggio alla volta di Bergamo), Nerio Alessandri di Technogym, Andrea Illy, Elisabetta Fabri e Fabrizio Gaggio (Starhotels), il direttore generale di Intesa Sanpaolo, Marco Morelli, quello dell’Abi Giovanni Sabatini, Salvatore Rossi, capo del servizio studi di Bankitalia, e per il mondo politico Gianni Letta,
sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giuseppe Tripoli e Enzo Scotti, rispettivamente capo dipartimento del ministero dello Sviluppo economico e sottosegretario agli Esteri. “In questa fase di passaggio dal capitalismo manifatturiero a quello dei simboli, la cultura e la creatività italiana possono rappresentare un elemento di differenziazione per far riguadagnare slancio e crescita al nostro Paese”, ha detto Letta nel suo intervento incentrato sulla necessità di “reinventarsi senza tradire la tradizione. Occorre avere piena consapevolezza delle potenzialità che abbiamo - ha aggiunto - a dispetto di un certo pessimismo che a volte sembra prevalere”. Per Franco Masera di Kpmg, tra gli animatori dell’incontro toscano moderato da Enrico Mentana, “sul fronte della comunicazione serve un piano integrato per il brand Italy, in grando di promuovere l’italian way of life attraverso format innovativi, senza disperdere le risorse disponibili in mille rivoli”. Il vice presidente di Google, Carlo D’Asario Biondo, tra le priorità ha indicato “la presenza delle piccole imprese su Internet”, un tema ripreso da Tripoli, “mister Pmi”, che ha parlato di “avviare un vero e proprio processo di alfabetizzazione digitale per recuperare il ritardo sul fronte dell’e-commerce”. Anche Scotti s’è detto d’accordo sul “concentrare gli sforzi verso pochi obiettivi strategici”. La disponibilità del Governo sembra esserci. Servono idee e progetti.

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