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Il Sole 24 Ore

Caccia alle terre del Negroamaro ... Tendenze. L’interesse per i vigneti... La Strada del vino è
un itinerario alternativo a mare e arte e si snoda attraverso tenute famose. Costi di 25mila euro l’ettaro... “L’alberello pugliese, una vite in via di estinzione perché poco produttiva. Ma anche, per noi, un emblema perché con quello produciamo il Selva Rossa”. Lo dice Angelo Maci, presidente della Cantina Due Palme a Cellino San Marco. La cantina è composta da mille soci, vent’anni fa praticamente non esisteva ma ora è un fiore all’occhiello della cooperazione nel Mezzogiorno, con 6 milioni di bottiglie di cui il 90% valica le frontiere nazionali. Selvarossa è l’etichetta Salice Salentino Doc più apprezzata, tre bicchieri del “Gambero Rosso” negli ultimi due anni, mentre il Canonico, un Negroamaro vinificato in purezza, viene servito ai viaggiatori di Lufthansa e Singapore Airlines. Vini come il Selva Rossa o il Patriglione dell’azienda agricola Cosimo Taurino, che hanno fatto il pieno di premi, possono anche diventare il fil rouge di un itinerario enologico di grande spettacolo nel salentino, dividendosi tra mare, cultura e shopping in cantina lungo la Strada del vino. Fino a spingersi, in alcuni casi, a tentare l’avventura della produzione diretta. “Il problema nell’acquisto di terreni vitati nel Salento è quello della frammentazione delle proprietà - continua Maci -. Per questo abbiamo mille soci a fronte di 2.200 ettari produttivi”. E i costi? “Siamo intorno ai 25mila euro per ettaro”, dice. Quella della frammentazione e dei pochi ettari è però anche un elemento di rarità e qualità. Il famoso Patriglione (considerato dalla critica enologica tra i primi cento vini al mondo) viene da 60 ettari complessivi di vigne. “L’affare, nella produzione di uva, però è risicato - dice Antonio Tumulo della Cantina sociale Vecchia Torre di Leverano - perché la resa per il produttore può essere di 4mila euro per ettaro al massimo, da cui vanno detratte tutte le spese. Incluse quelle di raccolta, la quale essendo manuale incide parecchio”. Il tour nelle terre del Primitivo e del Negroamaro può continuare con la Cantina sociale di Salice Salentino e, a pochi chilometri, nella cantina sociale Vecchia Torre di Leverano, dove viene prodotto il Leverano Doc (che nella penultima edizione del Vinitaly di Verona ha ricevuto la medaglia d’oro). Tappa poi nella cantina sociale cooperativa Cupertinum, che, per festeggiare i suoi primi 75 anni di vita, ha prodotto un’etichetta anniversario, ricevendo elogi ed encomi da tutta la stampa specializzata. “Cercherò nella terra, proverò a sentire il profumo e immaginarlo sciolto nel candore del vino” (F. Petruccioli, ndr): un’idea che attrae nel Salento una nicchia di personaggi famosi. Albano, ormai da decenni, produce vino bianco e rosso nella sua tenuta di Cellino San Marco. L’attore statunitense William Defoe è stato in Salento alla ricerca di un vigneto da comprare per produrre vino. “Il gruppo Zonin, produttore di vini, ha comprato una tenuta a Salice Salentino - spiega Carmen Mancarella, direttore della rivista “Spiagge” (www.spiaggepuglia.it) -. A Cellino San Marco la masseria Liveli, produttrice di vini, è stata comprata da un’impresa vinicola toscana. A Tricase, poi, il fratello del regista Edoardo Winspeare produce vini con l’etichetta Castel di Salve”.

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