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Il Sole 24 Ore

In Piemonte tiene il lusso ... Ambite le aree dei vini famosi... Langhe e Monferrato. Una cascina da rivedere di 300 metri quadrati circa costa 600-700mila euro nette zone di Canelli e Nizza, lontano dalle risaie... Una regione che trae vantaggio da questa nuova tendenza è il Piemonte. Le zone migliori sono Langhe, Monferrato e Roero, come dimostrano i dati sulle transazioni elaborati da Gabetti che vedono i comuni di Alba e Neive con vendite in crescita nell’ultimo anno di oltre il 10 per cento. La richiesta si concentra soprattutto sul settore medio alto, soffre quello più basso. I motivi che attirano in quest’area sono diversi: “Si sta sviluppando la richiesta da parte di pensionati - spiega Luigi de Vico, responsabile di Gabetti Langhe -, ma c’è anche una fascia emergente di
artisti e consulenti che possono lavorare da casa e qui trovano un ambiente dove ricevere i clienti. Da segnalare che molti vengono qui, anche stranieri, per cambiare vita e aprire piccole attività turistiche”. La zona più ricercata e cara è quella dove ci sono i vini più famosi, intorno a Barolo e Monforte. Qui per un casale già ristrutturato di circa 300 metri quadri con giardino si spendono tra i 700 e gli 800mila euro, esemplifica De Vico. Una seconda fascia è quella di Dogliani e Santo Stefano Belbo, dove per un casale dello stesso tipo si spendono trai 600 e i 700mila euro, resta su questi prezzi anche la parte del Monferrato più lontana dalle risaie di Alessandria. L’ultimo segmento è quello dell’alta Lunga, più scomoda da raggiungere e più selvatica dove un casale di 400 metri quadri da ristrutturare può costare circa 200mila euro. In quest’area la richiesta potrebbe aumentare perché entro fine anno potrebbe arrivare il riconoscimento di patrimonio dell’umanità Unesco per il paesaggio vitivinicolo che da un lato aumenterà la fama dei luoghi e dall’altro i vincoli paesaggistici. Abbastanza richiesta anche la parte del Roero, verso Cuneo, con prezzi che Scenari immobiliari ha calcolato, intorno a Bra, di 1.300 e 1.600 euro al metro. Anche la Lombardia attraversa un momento discreto, in particolare l’Oltrepò Pavese, come spiega Guido Lodigiani: “il vantaggio sono i servizi e i collegamenti. Da Pavia si arriva nell’Oltrepò in 40-45 minuti”. Anche qui la distinzione è tra chi cerca un’abitazione per vivere e chi per le vacanze, nel primo caso le richieste sono per Stradella, Casteggio e verso la prima collina, Montalto, Montò Beccaria, Salice Terme. Mentre per la seconda casa si punta alle colline. Nell’analisi Gabetti Montù Beccaria ha infatti raddoppiato in un anno le transazioni. Le quotazioni sono stabili e la domanda più diffusa è per casolari di 180 mq, con giardino, orto e frutteto. Per soluzioni di questo tipo il budget è tra i 200 e i 300mila euro. La situazione qui è migliore che da altre parti, come la provincia di Lodi, poco lontano: “C’è qualcuno che tenta il ritorno alla campagna, anche per la vicinanza a Milano - racconta Gaetano Cremonesi della Franciacorta ‘94, che nonostante il nome è specializzata nell’area di Lodi -, ma al momento si aspetta il calo dei prezzi”. Viene data in forte crescita in futuro la Franciacorta, a metà tra Milano e il Veneto. “I milanesi che scelgono quest’area come prima casa sono pochi - analizza Paolo Cittadini, dello studio Quecchia -, sono in particolare gli abitanti di Brescia che preferiscono la campagna e imprenditori che scelgono il casale rispetto alla villa. Numerose le imprese edili che prendono i casali per farne appartamenti”. Per Immobiliare.it i casali lombardi costano in media 1.080 euro al metro quadro, quelli piemontesi 1.451 euro.

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