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Il Sole 24 Ore

Il made in Italy è già ripartito ma c’è il nodo della promozione ... Nuove opportunità per le piccole e medie imprese... La ripresa in atto del “made in Italy” in Giappone - dopo il crollo nelle settimane immediatamente successive allo tsunami - sta superando ogni aspettativa. Circola però la concreta preoccupazione che la fase di transizione scaturita dall’abolizione dell’Ice stia frenando le iniziative di supporto alle piccole e medie imprese di fronte delle opportunità create dal già iniziato recupero a “V” dell’economia nipponica. Già da fine maggio il flop post-terremoto appare largamente assorbito: nel primo semestre di quest’anno l’export italiano risulta aumentato del 19,1% a 382 miliardi di yen (a fronte di una contrazione del 24,2% a 331 miliardi dell’import). “Siamo rimasti sorpresi dalla rapidità dell’inversione di tendenza - afferma Francesco Formiconi, presidente della Camera di Commercio italiana a Tokyo -. In alcuni settori le prospettive appaiono particolarmente favorevoli, ad esempio nell’agroalimentare, visto che ora il prodotto importato è più attraente del solito a causa dei timori di una parte dei consumatori sui prodotti interni”. Ne dà conferma l’intermediatore commerciale Andrea Rasca, di Btg Group: “Stiamo lanciando nuovi prodotti di qualità, adesempio il marchio storico del parmigiano Pelegatti o la grappa Bertagnolli. Abbiamo appena aperto altri punti vendita delle gelaterie artigianali Cremamore e raggiunto un accordo con il gruppo Meiji per distribuire il cioccolato biologico Godo. Il sigaro toscano sta andando molto bene. Mi hanno interpellato per un vasto progetto nel retail alimentare e nella ristorazione presso il nuovo grande insediamento urbanistico di Osaka. Tutto è tornato in gran movimento”. Dal suo osservatorio variegato, il personaggio televisivo Girolamo Panzetta, l’italiano più popolare nel paese, attivo in vari business, osserva: “Per un paio di mesi lo stop è stato quasi totale. Da un bimestre, invece, lavoro il doppio nello showbusiness e vedo opportunità nuove. Ad esempio, gli affitti di negozi a Tokio sono diventati molto più convenienti: un’occasione da sfruttare”... ...Anche l’Enit di Tokyo sembra in via di ridimensionamento: pare che il direttore uscente non verrà sostituito. Dall’ambasciata fanno sapere che cercheranno di rimediare “coprendo”, nelle more di rinnovate deleghe, le iniziative (ex) Ice, sottolineando peraltro che l’ideale sarebbe un accorpamento complessivo sotto l’ombrello del ministero degli Esteri. Viene confermata la grande inziativa integrata “Italia in Giappone 2011” che scatterà in autunno con un vasto programma di eventi culturali e promozionali, tra cui una “settimana del vino”...

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