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Il Sole 24 Ore

Il caso Bisol. Il nettare di “Venissa” sull’isola di Mazzorbo ... Il prosecco strega gli inglesi e la produzione mette le ali ... In Inghilterra (ed è tutto dire), stanno studiando di mettere il prosecco nel paniere dei beni per verificare lo stato dell’inflazione. E in Veneto, di questo nuovo gusto inglese - meno champagne, più prosecco - non possono non gioire. Se poi un filosofo inglese come Roger Scruton, autore di un divertente e profondo pamphlet come Bevo, dunque sono (Cortina), viene folgorato sulla via di Valdobbiadene qualcosa è davvero successo in questo settore enologico. “Nel passato ho pensato sempre che il prosecco fosse una specie di imitazione dello champagne - ha dichiarato Scruton in una recente visita a Venissa, la tenuta veneziana dei produttori di prosecco di alta qualità Bisol - sono stato ignorante sull’uva e sul metodo che si utilizza per farlo. Adesso ho molto imparato sul prosecco ed ho un grande rispetto per questo vino”.
il successo inglese non è il solo piatto forte dell’azienda Bisol, viticoltori da cinque secoli. “Dal 1991 - spiega Gianluca Bisol, direttore generale dell’azienda - la nostra crescita è a due cifre percentuali l’anno. Nel 2011 chiuderemo a 13 milioni di fatturato, con una crescita del +18% rispetto al 2010. Il 60% del prodotto viene esportato”. Recentemente proprio Gianluca Bisol alla Giornata mondiale del turismo ha spiegato come il territorio e la cucina possono essere volano economico. “Sono asset che l’Italia possiede da sempre e che invece trascura. Eppure sono vincenti”. La dimostrazione? E presto detta. Il caso è quello di Venissa, un’antica vigna murata nell’isola di Mazzorbo, nel cuore della Laguna di Venezia recuperata dalla famiglia Bisol. Che qui ha piantato lo storico vitigno veneziano Dorona, il vino di Venezia amato dai Dogi. Nel 2012 la produzione sarà pronta e ci sarà la presentazione al pubblico. Produzione limitata e garantita fino all’ultima goccia: 4.880 bottiglie di “Venissa” (così si chiamerà il vino), già quasi tutte prenotate da ristoranti e collezionisti. Nella tenuta di Venissa, che ospita orti e frutteti coltivati dagli anziani di Burano, sorgono oggi il ristorante della chef pluripremiata Paola Budel e un ostello di Charme. “Un modello turistico e culturale sostenibile di successo, capace di creare posti di lavoro, calamitare investimenti internazionali e attivare circoli virtuosi” spiega Gianluca Bisol.

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