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Il Sole 24 Ore

Aziende vitivinicole orientate all’export per salvare i bilanci ... Uno studio su 21 imprese rappresentative... Le performance, i fatturati, il reddito netto delle principali aziende vitivinicole sidiiane che hanno almeno un milione di pezzi imbottigliato/confezionato del 2010 sono approfonditi nello studio dal titolo “L’analisi per indici delle aziende vitivinicole siciliane” III Edizione, ISI Editore, 2011 e di prossima pubblicazione. Sono state analizzate 21 aziende di cui due con fatturato prossimo ai 40 milioni (Duca di Salaparuta di Marsala, controllata dal gruppo Illva di Saronno e Cantine Settesoli di Menfi) e 8 con fatturato compreso tra i io milioni ed i 20 milioni. In quest’ultimo gruppo Cantine Pellegrino, (16,8 milioni), Firriato Distribuzione (13,9 milioni), Donnafugata (14,5 milioni), Cusumano (14,8 milioni), Planeta (11 milioni), Cantine Europa (10,3 milioni), mentreunica azienda con proprietà non regionale è il ramo Sicilia della Nosio Spa, società del gruppo Mezzacorona (‘4 milioni). Quattro aziende hanno fatturato compreso tra i cinque e i dieci milioni, mentre le rimanenti sei, hanno fatturati inferiori al cinque milioni. L’analisi dei risultati reddituali, presenta un’eccellenza, l’azienda Cusumano, con ben 2,645 milioni di utile netto, al primo posto delle aziende siciliane grandi, seguita da due sole aziende, con valori di utile superiori ai 400mila euro e cioè Cantine Pellegrino, con una distribuzione di dividendi per 120mila euro e Conte Tasca d’Almerita, società agricola del gruppo Tasca. Ulteriori dieci aziende hanno conseguito utili. In questi risultati vi sono aziende con valori molto bassi, quali le cooperative, prossimi allo zero, o inferiori ai mille euro. Le ultime cinque aziende presentano, invece, risultati negativi. In particolare Duca di Salaparuta (-1,182 milioni) e Calatrasi (-1,564 milioni). La prima del gruppo Illva evidenzia risultati che si riconducono al consolidato fiscale di gruppo, con prezzi di trasferimento interni tra la controllante ed essa, nonché con ammortamenti significativi di beni immateriali, dal disavanzo di fusione a suo tempo emerso. La seconda azienda sconta un processo di risanamento da completarsi, con un significativo miglioramento del risultato, rispetto ai valori precedenti, (-2,390 milioni nel 2009 e ben -12,447 milioni nel 2008). Sul livello di performance conseguito, in termini relativi, cioè di indici di redditività dei reddito netto, in rapporto ai mezzi propri e di redditività operativa, citiamo la Cusumano (10,15 di Roe), mentre per i secondi, tre aziende hanno valori Roi superiori al due per cento. Interessanti le percentuali di export. Due aziende hanno quote molto elevate: la Barone Montalto e la Siv, entrambe di Marsala, con valori prossimi al 90 per cento. Sette aziende hanno quote di export che vanno dal 40% alzo per cento. Ulteriori tre hanno valori in- torno o superiori al 20%, altre cinque hanno valori inferiori.

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