Il Sole 24 Ore

A me mi piace ... Bollicine in rosso ... Sarà un estate in bianco, rosso, rosè, oppure ricca di bolle? Negli ultimi anni il colore donna (soprattutto le bollicine) ha monopolizzato la scena: al mare, ai monti, ai laghi e a casa. Un colore che, a parte le quote, trionfa anche nell’ora dell’aperitivo: i calici si riempiono di spritz ovunque, non più solo a Padova, Treviso e Verona. Ci sono trendsetter però che non vedono rosa, tutt’altro. “La tendenza dell’estate - dice Luca Gardini, campione del mondo sommelier - è la valorizzazione di vini dalla forte identità territoriale di luoghi ad alta vocazione vitivinicola, magari fuori delle rotte più battute, per ritrovare sapori autentici e lasciarsi sorprendere al tempo stesso”. “Penso ad esempio ad un Lambrusco, San Ruffino Grasparossa Colli di Scandiano e Canossa 2011 di Casali Viticultori servito fresco; all’eccellente bianco da uve Falanghina: Gaia Falerno del Massico bianco 2011 di Ager Falernus, con note eleganti di agrumi e fiori; in Sicilìa al Grillo Sicilia Igt 2011 di Feudo Maccari; in Toscana al rosso morbido e setoso di uve sangiovese e merlot Terre di Vico 2007, Castello di Vicarello e, infine, un passito secco dal gusto unico: Passito secco Isola d’Ischia, Tenuta Giardini Arimei”. Bianco, rosè e bollicine ma c’è comunque una tendenza sotterranea in grande spolvero: vini rossi d’estate, serviti freschi, quasi come un bianco, ma non devono essere né troppo alcolici né troppo tannici, abbinati sempre più frequentemente ai piatti di pesce, facendo diventare così gli accostamenti democratici. Ecco quindi il Bardolino 2010 di Albino Piona; Rossese di Dolceacqua 2010 di Torre Bianche (grande Bricco Arcagna); Coldaia, pinot nero 2009 Podere Fortuna, Lago di Caldaro Castel Ringberg 2010 di Elena Walch. Sine qua non