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Il Sole 24 Ore

Colpiti superalcolici e bibite ... Zuccheri ed edulcoranti nel mirino - Niente gioco d'azzardo vicino alle scuole ... Contributo straordinario sulle bibite analcoliche zuccherate e sui superalcolici, sanzioni più severe per chi vende sigarette ai minorenni e limitazioni alla collocazione di macchinette per il gioco d’azzardo. Il decreto legge sulla Sanità che venerdì dovrebbe essere sottoposto all’esame del Consiglio dei ministri, oltre a interventi di carattere strutturale che riguardano l’attività dei medici (si veda l’altro articolo in pagina), introduce diverse novità per quanto riguarda la vita quotidiana dei cittadini. La bozza del provvedimento, comunque, è ancora passibile di modifiche, come ricordato ieri dal ministro della Salute, Renato Balduzzi. In effetti domani alle 10.30 previsto un incontro tra il ministro e gli assessori regionali competenti, a cui il testo è stato inviato nei giorni scorsi per una valutazione. E a ulteriore conferma della provvisorietà, ieri in serata fonti ministeriali hanno definito un refuso la parte del decreto che introduceva l’obbligo di certificato da parte di un medico specialista (non più del medico di base) per svolgere attività sportiva amatoriale. Per quanto riguarda i consumi, il provvedimento introduce un contributo straordinario a carico dei produttori di bevande analcoliche con zuccheri aggiunti ed edulcoranti pari a 7,16 euro ogni 100 litri. E l’intervento sulle bibite sarà sicuramente oggetto di confronto fino all’ultimo in Consiglio dei ministri. La tassa, del resto, è già stata definita “demenziale” da Maurizio Gasparri, presidente del gruppo Pdl al Senato, che ha annunciato battaglia. Ma il testo prevede anche un contributo di o euro ogni 100 litri per i produttori di superalcolici. Un balzello contro quello che rientra nella definizione inglese di junkfood, cioè alimenti considerati dannosi per la salute e i cui proventi saranno destinati ad adeguare i livelli essenziali di assistenza per le persone affette da malattie croniche o rare e per la dipendenza dal gioco d’azzardo. Su quest’ultimo fronte, peraltro, il decreto messo a punto dal ministro Balduzzi introduce il divieto di installare macchinette per il gioco d’azzardo in un raggio di 100 metri da scuole, centri giovanili e altri istituti frequentati principalmente da ragazzi, nonché da luoghi di culto e strutture residenziali sanitarie o socio assistenziali. In aggiunta i sindaci potranno decidere la chiusura o la limitazione d’orario per un massimo di trenta giorni dei locali che ospitano giochi d’azzardo nelle zone del comune in cui si concentra in modo particolare tale attività.
Sempre per quanto riguarda i consumi, vengono introdotte sanzioni più consistenti per chi vende sigarette e simili ai minorenni nonché per i commercianti che non forniscono le informazioni riguardanti le modalità di impiego del pesce e molluschi freschi, mentre chi vende direttamente latte crudo dovrà esporre un cartello indicante la necessità di bollire il prodotto prima di consumarlo. La somministrazione di latte e crema crudi vie ne inoltre vietata nella ristorazione collettiva e il mancato rispetto delle norme comporta una sanzione amministrativa da 5.000 a 50.000 euro.
Sul piano del rapporto dei cittadini con il sistema sanitario, le novità più importanti saranno determinate dal riassetto dei medici di famiglia, che dovranno essere organizzati in rete in modo da garantire un servizio di assistenza durante tutta la giornata, anche nei festivi e prefestivi, e con la possibilità di erogare alcune prestazioni di base in modo da ridurre il ricorso al pronto soccorso. Dovrà diventare realtà, inoltre, il fascicolo sanitario elettronico in tutte le regioni, uno strumento le cui caratteristiche saranno definite con un decreto interministeriale ma che semplificherà lo scambio di informazioni all’interno del sistema sanitario e semplificherà la vita dei cittadini. Le informazioni necessarie, infatti, saranno archiviate online e saranno sempre disponibili al personale sanitario, senza che il paziente debba presentare sempre tutta la documentazione. E grazie a tale strumento, per esempio, che un cittadino potrà presentarsi ai centri poliambulatoriali anche quando non ci sarà il suo medico di famiglia, poiché gli altri dottori potranno accedere alla sua cartella clinica e al contempo dialogare online con gli ospedali.

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