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Il Sole 24 Ore

Gli spumanti spingono l’export di vino ... Riello (Veronafiere): la Ue ha approvato degli stanziamenti a sostegno del prodotto italiano ... Vinitaly 2013 diventa più grande, fa il pieno di espositori e si conferma uno degli eventi specializzati di riferimento a livello globale. Del resto la forza del vino made in Italy cresce di anno in anno e dopo un 2012 in cui l’export ha ritoccato il massimo storico dei 45% la manifestazione veronese (dal 7 al 10 aprile) si impone come un appuntamento rilevante perla nostra filiera del vino. Quest’anno inoltre - seguendo la logica di “fare sistema Italia” - verrà rafforzato il rapporto con l’estero: nasce Vinitaly Wine-Club, una piattaforma di promozione e vendita online che offrirà, dal 7 aprile, ai consumatori l’opportunità di scoprire tutti i vini della Penisola. I numeri della 472 edizione di Vinitaly rimangono all’insegna del gigantismo: 4.200 espositori provenienti da oltre 20 Paesi è 96mila mq di superficie netta espositiva (mille in più grazie all’ampliamento del padiglione 11, dicono gli organizzatori); la scorsa edizione aveva accolto 14omila visitatori da 116 paesi. L’evento scaligero non sembra risentire della crisi profonda che attanaglia gli altri settori e non risente nemmeno del fatto di essere incastrato nel calendario tra il ProWine di Dusseldorf (si svolge due settimane prima) e il VinExpo di Bordeaux (a metà giugno). Per questa edizione è stata incrementata la presenza di buyer stranieri grazie ai delegati di Veronafiere in 60 Paesi e tramite un accordo con l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane per potenziare l’incoming a Verona di nuovi operatori. Vinitaly si completa con eventi collaterali come Sol&Agrifood (agroalimentare di qualità), Enolitech (tecnologie enologiche) e OperaWine (la degustazione firmata dalla Bibbia dell’enologia Wine Spectator). Ed è proprio sui mercati esteri che il nostro vino dà il meglio di sé: nei primi 11 mesi del 2012 l’export è balzato dell’8% a 4,7 miliardi pur con volumi in calo del 7,8%. In grande spolvero gli spumanti (+12% a valore), ma anche i vini Dop e Igp (+7,4%). Nella top ten dell’export svettano i mercati “tradizionali” - gli Usa (933 milioni, +6,7%) e la Germania (901, +5,5%) -ma anche il Giappone (145 milioni, +30%). Nell’ultimo trimestre 2012 balzano i prezzi alla produzione dei vini comuni, +23%, e dei vini a denominazione del 9%. A fronte però del lieve incremento dei prezzi al consumo: +1% per gli spumanti e +5% per i vini. “La Ue - ha detto Ettore Riello, presidente di Veronafiere ieri nel corso della presentazione di Vinitaly - ha approvato importanti stanziamenti a sostegno del vino italiano, molti dei quali destinati alla promozione sui mercati intra ed extra Ue: la credibilità, l’efficacia e l’ampio raggio d’azione di Vinitaly fanno di questo sistema un canale ideale per una promozione misurabile e di qualità”. Sulla piattaforma e-commerce Giovanni Mantovani, dg di Veronafiere, sottolinea che “abbiamo costituito una newco con altri partner investendo, all’inizio, 500mila euro per il 20% ma con un opzione per il 51%. All’iniziativa hanno aderito, per ora, le società di OperaWine. Altre esperienze estere di questo tipo fatturano fino a 80 milioni”. Nonostante il successo però “il vino - ha detto Riello - non è al riparo dai mutamenti dell’economia mondiale: in Cina, ad esempio, mentre la Francia perde quote l’Italia non è stata in grado di schiodarsi dal 5% della quota di mercato pur a fronte di una crescita esponenziale dei consumi”. A Vinitaly 2013 parteciperà, per la prima volta, una delegazione del ministero del Commercio cinese e alcune società del commercio online. “I cinesi - ha concluso Mantovani - potrebbero saltare direttamente all’e-commerce: si stimano 190 milioni di acquirenti sul web, in continua crescita. Mentre per le presenze fisiche a Vinitaly oggi oltre il 35% del totale proviene dall’estero: l’anno scorso sono stati 48.500 da 116 nazioni”. Infine quest’anno, assicurano gli organizzatori di Veronafiere, black di telefonini e computer funzioneranno regolarmente. Ciascun padiglione disporrà di un canale potenziato per la telefonia e di uno per il wifi. A prova di black out.

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