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Il Sole 24 Ore

La passione in un sorso ... L’icona del vino italiano nel mondo si apre alle tecnologie a basso impatto ambientale ... Come si dice, nella botte piccola c’è il vino buono. Dalle colline del Friuli Venezia Giulia riecheggia in tutto il mondo il nome di un’eccellenza riconosciuta: esclusivo e prestigioso, il marchio Jermann continua a essere da oltre mezzo secolo una delle migliori espressioni del vino italiano a livello internazionale. Una realtà costruita con costanza e determinazione a partire da quel lontano 1881, quando Anton Jermann lascia la regione vinicola austriaca del Burgenland e le vigne in Slovenia per mettere radici in Friuli Venezia Giulia. Ma è con la guida lungimirante e dinamica di Silvio Jermann che l’azienda spicca definitivamente il volo della crescita sul territorio nazionale e oltre confine: la forte e radicata cultura della qualità unita al suo talento imprenditoriale hanno permesso di conquistare il mercato proponendo il marchio Jermann come vino dal carisma intenso e personale, veicolo cli trasmissione di quegli stessi valori che gli hanno dato vita: l’amore incondizionato per la terra, la passione del gesto artigianale e l’avanguardia dell’innovazione vitivinicola. “Quando ho cominciato - racconta Silvio Jermann - c’era un’altra concezione del ‘bere vino’: si è passati dai vini corposi, pieni e forse privi di eleganza a vini strutturati, ma allo stesso tempo freschi e piacevoli. Ho deciso di puntare immediatamente sul mercato nazionale con lo scopo di farlo diventare il caposaldo della nostra azienda e oggi, dopo 40 anni, il mercato italiano è ancora il più importante: alla fine la perseveranza mi ha dato ragione”.
I 130 ettari sul Collio giuliano costituiscono il cuore dell’azienda agricola, dove la produzione di vini bianchi raffinati e di rossi dal sapore tradizionale si alterna a quella di Jermann Bjo, la nuova linea di cereali da agricoltura biologica. “Ricerca e innovazione sono stati dei tasselli fondamentali per i nostri vini, che resteranno sempre il nostro core business. Con il ho abbiamo dato continuità al lavoro che facciamo nei vigneti, nel rispetto della vi- te e dell’ambiente in cui essa vegeta. Negli ultimi anni ci siamo impegnati in un percorso cli metodologie naturali e allo stesso tempo abbiamo investito molto nella struttura e nelle tecnologie a basso impatto ambientale”. Così, attraverso il successo della sua produzione, Silvio Jermann ha voluto accendere i riflettori sul suo territorio, mentre, con la cura per la qualità che ha reso grande l’azienda, oggi guarda a un futuro sempre più internazionale. “Prima ancora di comunicare la nostra filosofia - precisa - ciò che più mi preme è aprire alla conoscenza della nostra regione. E attraverso i nostri vini parlare del territorio legato all’azienda e alla tipicità dei nostri prodotti. Nel futuro della Jermann c’è un aumento della quota cli mercato estero, senza mai prescindere da qualità, serietà e innovazione; il consumatore finale premia le aziende che hanno costanza e affidabilità nel lavoro che svolgono”.

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