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Il Sole 24 Ore

Patto di ferro tra Vinitaly e Bordeaux ... Nei prossimi quattro anni la manifestazione veronese e la mostra francese non si sovrapporranno ... Patto di ferro tra Vinitaly e i francesi dell’Union des grands crus de Bordeaux (Ugcb). I vertici di Veronafiere e Ugcb hanno siglato un accordo quadriennale per coordinare le date delle rispettive manifestazioni ed evitare quindi sovrapposizioni dannose per tutti. I calendari dell’ultima edizione di Vinitaly e Semaine des Priineurs, in aprile, si sono sovrapposti 119 e il io aprile. Un danno per entrambe perché i buyer hanno dovuto scegliere o sottoporsi a faticosi spostamenti. Dopo l’accordo i due eventi si svolgeranno fino a 4 giorni di distanza, senza pestarsi i calli. Solo nel 2014 le date saranno contigue. “Abbiamo trovato grande collaborazione da parte dei francesi - dichiara Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere - Abbiamo fatto un accordo con una delle aree produttive più importanti del mondo. Non aveva senso contendersi gli operatori per una questione di date: la Francia e l’Italia del vino hanno riconosciuto l’importanza delle due manifestazioni superando gli steccati con un’iniziativa funzionale all’interesse dell’intero sistema”. Dall’altra, Olivier Bernard, presidente dell’Ugcb, ha aggiunto: “Per entrambe le nostre organizzazioni, la principale preoccupazione è quella di soddisfare i nostri clienti, siano essi europei, americani o asiatici. Era quindi nostro dovere fornire soluzioni concrete: ora i visitatori potranno assistere sia al Vinitaly di Verona che alla Semaine des Primeurs di Bordeaux”. La 47 edizione di Vinitaly ha registrato 4.200 espositori e i48mila visitatori, dei quali 53 mila esteri, in crescita del 10%. L’Unione dei grand crus riunisce 135 tenute della regione del Bordeaux con 32 milioni di bottiglie e un valore di 300 milioni. L’ultima edizione di Semuine des Primeurs ha registrato un incremento dei visitatori del 7%. Una partnership che arriva qualche giorno dopo la chiusura di Vinexpo, il salone di riferimento francese che quest’anno ha visto un inatteso scivolone degli operatori internazionali. Cosa insegna? “Che non ci sono posizioni acquisite per sempre - risponde Mantovani - Il mondo cambia velocemente e non bisogna fermarsi mai”.

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