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Il Sole 24 Ore

Esselunga piega Coop e Carrefour ... In un quinquennio il distributore francese ha perso 2,7 miliardi... Dall’annuario di R&S Mediobanca emerge che calano i ricavi di quattro catene su cinque... Nello scontro tra i giganti della distribuzione vince Esse- lunga; Coop, Pam e Auchan si leccano le ferite ma perde soprattutto Carrefour. Secondo l’annuario R&S Mediobanca, nel 2012 le vendite aggregate in Italia delle cinque grandi catene commerciali italiane sono calate dello 0,4% sull’anno prima, a 31,1 miliardi. Tutti i fatturati (pur con le nuove aperture) dei gruppi sono in flessione, a parte Esselunga (+4,5%): Carrefour cala del 5,8% e Auchan-Sma dell’1,3%; cedono marginalmente Pam (0,69%) e Coop (-0,1%). Nel quadriennio 2008/12 solo Esselunga (+21,1%) e Coop (+4,7%) segnano incrementi di vendite. Choc il ridimensionamento di Carrefour, che cede quasi un quinto delle vendite del 2008, meno marcati i cali di Auchan-Sma (5,2%) e Pam (3%). L’emorragia di Carrefour però si spiega, in parte, con la cessione della rete commerciale al Sud. Esselunga conferma il primato dei ricavi per metro quadrato di superficie a oltre 16.400 euro/mq: è l’unico operatore ad averlo aumentato, tanto sul 2008 (+2,4%) che nell’ultimo anno (+2%). Gli altri gruppi si collocano tra i 6.800 euro/mq delle Coop (4% sul 2008, -1,6% nel 2012) e i 4.800 euro/mq di Pam (-11,9% sul 2008, -1,8% ne12012). I dati però vanno interpretati: la catena di Bernardo Caprotti opera solo in quattro regioni del centro nord, l più ricche, mentre gli altri player sono presenti su tutto il territorio nazionale o in gran parte di esso. Poi Esselunga beneficia della scelta strategica di aver puntato su format commerciali contenuti mentre gli altri hanno fatto il pieno di ipermercati, da tempo penalizzati dai consumatori. Quanto alla profittabilità, i dati del settore sono indicativi di uno stato di sofferenza accentuato: a parte Esselunga che, nell’ultimo quinquennio, ha realizzato profitti per 1,1 miliardi e Pam per 113 milioni, Carrefour ha accumulato perdite nette record: 2,7 miliardi, anche a seguito della svalutazione dell’avviamento di Gs per i,6 miliardi; Auchan e Coop sono in rosso per cento milioni (“ma il nostro patrimonio è solidissimo” sostiene Marco Pedroni, presidente di Coop Italia). Complessa l’analisi della galassia Coop, composta da usocietà, di cui nove grandi cooperative. Dal rapporto tra margine operativo netto e fatturato emerge che sei società presentano una gestione operativa in perdita, con risultati particolarmente negativi di Ipercoop Sicilia (8,1%) e dei discount Dico (4,9%). La catena Dico è stata poi ceduta al gruppo Tuo e Ipercoop Sicilia è diventata una partnership con Despar. I finanziamenti da soci Coop sono scesi a 10,4 miliardi, in riduzione del 6,8% sul 2011. La ciambella di salvataggio di Coop è stata la gestione finanziaria, positiva per 191 milioni e pari a 10 volte il margine della gestione industriale (19,5 milioni). Tuttavia nell’ultimo quinquennio il portafoglio finanziario, per effetto della crisi, ha distrutto risorse nell’ordine dei 500 milioni.

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