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Il Sole 24 Ore

Resiste il commercio online ... Nella campagna natalizia guadagna terreno il commercio elettronico, seguito a ruota dai regali hi-tech (e da qualche viaggio). Ma, soprattutto, prevale la, prudenza del “buon padre di famiglia” ancora preoccupato per quel che potrà succedere nel prossimo anno. Lo mette in evidenza un survey sugli utilizzatori delle carte di credito, un target quindi già di per sé superiore alla media. Eppure anche questo “spaccato sociale” sembra essere in difficoltà, o comunque molto attento a spendere pur essendo un ceto in genere considerato abbastanza affluente, almeno come comportamento d’acquisto e pattern di consumo della società postmoderna. Insomma, oltre alla cautela nello spendere si assiste anche a una grande accuratezza nelle scelte. È quanto mette in evidenza l’ultima analisi dell’osservatorio Acquisti CartaSi che ha esaminato le spese effettuare con carta di credito nelle sei settimane tra il 4 novembre e il 15 dicembre 2013. In questo mese e mezzo di shopping oculato, infatti, gli acquisti dei consumatori italiani sono cresciuti dell’1,5% per un ammontare complessivo di 97 miliardi di euro. Contabilizzando però solo le spese comprimibili (e quindi escludendo scuole, servizi, anticipi di contante) la crescita si ferma allo 0,8 per cento. Ma non basta. Considerando solo le prime due settimane di dicembre, le spese diminuiscono dello 0,2%, forse perché non c’era ancora stato l’effetto tredicesima. Ecco quindi che, come spesso succede (specie per molti prodotti stagionali, dagli spumanti ai panettoni, dai gioielli ad altri regali) gli ultimi giorni prima del Natale risultano determinanti.

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