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Il Sole 24 Ore

Voucher sempre in crescita ... Venduti oltre 92 milioni di tagliandi, in aumento del 77% in un anno ... Più 77% nel giro di un anno. Non si ferma la corsa dei buoni lavoro per le attività occasionali: nel 2013 sono stati venduti oltre 40 milioni di tagliandi, portando lo stock complessivo (calcolato dal 2008) vicino a quota 100 milioni (92,8), rispetto ai 52 milioni registrati nel 2012. IL Sud non decolla. Un exploit che però nasconde una marcata frattura territoriale: in quattro regioni settentrionali si concentra oltre la metà dei voucher venduti (Lombardia, Veneto, Emilia- Romagna e Piemonte), mentre al Meridione lo strumento stenta a decollare (non si arriva al 13% dei tagliandi utilizzati) e in alcune regioni, come Molise, Basilicata e Calabria, i voucher sono ancora, quasi per tutti, dei perfetti sconosciuti. I buoni, introdotti nel 2008, sono stati pensati per le attività stagionali - in primis per agricoltura, turismo, commercio e servizi - e come veicolo dì emersione di lavoro in nero. Cartacei o telematici, in tagli da io, 20 o 50 euro, i Voucher contengono una quota di retribuzione, ma anche una fetta di contributi Inps e Inail. Il valore nominale è comprensivo infatti della contribuzione (pari al 13%) a favore della gestione separata Inps, che viene accreditata sulla posizione individuale contributi- va del lavoratore; di quella in favore dell’Inail per l’assicurazione anti-infortuni (7%) e di un compenso al concessionario (Inps) per la gestione del servizio, equivalente al 5 percento. La legge (riforma Fornero del 2012) ha stabilito il valore orario dei buoni il taglio da io euro corrisponde a 60 minuti di attività.
Denuncia preventiva. In ogni caso, il semplice acquisto dei voucher - presso sedi Inps, uffici postali, tabaccai, banche popolari e per via telematica - non esonera il committente dall’effettuare la denuncia preventiva di utilizzo, che dal i gennaio scorso deve essere inoltrata all’Inps in via esclusiva (circolare 177/2013 e circolare Inail 63/2013). In mancanza di quest’ultima scattano le sanzioni previste per il lavoro nero. Il decreto Giovannini dello scorso anno (Dl 76/2013) ha poi chiarito che rientrano nel lavoro accessorio le prestazioni caratterizzate da compensi fino ami1a euro ad anno solare per il singolo lavoratore, che si riducono a 2mila nei confronti dei committenti imprenditori commerciali o professionisti. Ticket negli studi. Il decreto (convertito dalla legge 99/2013) apre quindi definitivamente le porte del lavoro retribuito con i voucher alle imprese e agli studi professionali, per gestire i rapporti di piccola entità, anche in alternativa a formule contrattuali più tradizionali come il contratto a termine. Dal monitoraggio dell’Inps risulta che i voucher sono molto gettonati nei servizi e nel commercio (raccolgono insieme il 30% delle vendite), seguiti da manifestazioni sportive e culturali (13%), agricoltura (11%) e da turismo e giardinaggio (rispettivamente al io per cento). Per il 2014, infine, non è ancora certa la proroga del regime di favore ai cassintegrati per svolgere lavoro accessorio in tutti i settori produttivi, fino al limite netto di 3mila euro (la misura è all’interno del decreto Milleproroghe in fase di conversione in Parlamento).

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