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Allegrini 2024

Il Sole 24 Ore

Nella vetrina culturale più prestigiosa della Russia sarà il made in Italy a farla da padrone. L’azienda vinicola Allegrini, nota a livello internazionale per il suo pluripremiato Amarone, firma oggi a San Pietroburgo un’intesa con il museo Hermitage: sarà veneto, dunque, il vin d’honneur che sarà servito per i prossimi cinque anni ai banchetti di uno dei più prestigiosi musei del mondo, a partire dai festeggiamenti per i 250 anni dell’Hermitage che inizieranno nei prossimi giorni.
Grazie all’intesa firmata dal direttore del museo Michail Piotrovky e da Marilisa Allegrini, ci saranno nei prossimi anni brindisi di delegazioni culturali e politiche all’insegna dell’Amarone della Valpolicella Classico doc 2009, con l’etichetta speciale “Amarone doc per 1’Hermitage”.
Un bel colpo per l’azienda italiana che potrà così farsi conoscere ulteriormente in Russia, attualmente ottava per l’export di Allegrini (ai primi posti Stati Uniti e Svezia) e mercato dove la borghesia di fascia medio alta mostra di apprezzare sempre più il vino italiano. Già alla fine del 2013 un altro prodotto di casa nostra, il Prosecco doc, aveva conquistato il prestigioso titolo di vin d’honneur dell’Hermitage per quanto riguarda le bollicine e subito dopo la firma dell’intesa era scattato un ordine di 500mila bottiglie per la Russia. L’Amarone Allegrini sarà, invece, la bandiera tricolore per il rosso, un rosso di prestigio ottenuto grazie all’appassimento delle uve. Ma oltre all’aspetto economico, c’è un aspetto culturale da non considerare secondario. Con questo accordo inizia una collaborazione fra l’azienda vinicola e il museo di San Pietroburgo per sviluppare ricerche, convegni, eventi per sottolineare il legame fra arte e vino. Allegrini chiede anche all’Hermitage di poter ospitare ogni anno una delle sue opere nella sede di Villa della Torre, splendida costruzione del Cinquecento nel veronese, creando così un evento di richiamo. Si tratterà di opere legate in qualche modo al vino e alla coltivazione, per incrementare ulteriormente il legame fra vino e cultura già portato avanti da Allegrini con la Peggy Guggenheim a Venezia e New York.
“Allegrini è entrato nel mondo dell’arte dalle porte principali già con Guggenheim - ci dice Marilisa Allegrini -. Questo accordo con Hermitage ci rende particolarmente orgogliosi. Siamo molto interessati al mercato russo, questa è un’operazione sia commerciale che culturale. Come dicono al Guggenheim “l’arte ispira l’impresa, l’impresa fa vivere l’arte”. Credo che molti imprenditori debbano fare così”.

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