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Il Sole 24 Ore

Centomila nuovi posti nelle cantine ... Attese positive per i prossimi 5 anni, Coldiretti lancia “Job in country” ... Nel settore del vino il lavoro c’è. Se da mesi si parla di un “ritorno” dei giovani all’agricoltura, molto è dovuto al vino made in Italy. Un comparto che occupa 1,2 milioni di persone tra vigneto, cantina e distribuzione e che ormai da anni ha grande appeal, soprattutto tra gli under 40. Un ritorno di fiamma testimoniato anche dai dati sulle iscrizioni agli istituti agrari con indirizzo enologico che in Italia, lo scorso anno, sono aumentati in media del 30% senza contare l’impennata del 50% degli iscritti a scienze agrarie ed enologia registrata alla Statale di Milano. Che il mondo del vino sia fortemente orientato ai giovani emerge anche dalle cifre, secondo cui operano nel settore ben 19mila aziende sulle 161mila totali condotte da “under 40”. Per questi motivi, vigneti e cantine avranno uno spazio particolare all’interno della nuova “Job in country” la banca dati targata Coldiretti, autorizzata dal Ministero del Lavoro e che sarà lanciata domani a Verona, nel corso della giornata inaugurale della 48° edizione di Vinitaly. Il sistema informatico (accessibile da ogni sportello Coldiretti), opererà attraverso un sito web nazionale che provvederà a incrociare le richieste di manodopera delle un prese con i curricula dei lavoratori. “La nostra stima è che l’occupazione nel settore possa crescere dell’8% in cinque anni con 100mila nuovi posti- spiega il responsabile lavoro di Coldiretti, Romano Magrini -. Anche se riteniamo che oltre alla vigna e alla cantina importanti potenzialità ci siano sotto il profilo commerciale, dove potrebbero essere ricollocati anche addetti usciti di recente dal mercato. Basti pensare al segmento delle vendite dirette nel quale il vino rappresenta di gran lunga il prodotto più richiesto”. La piattaforma non riguarderà solo il lavoro tout court ma anche gli stage aziendali e le opportunità di occupazione temporanea, tanto ricercate sia dai giovani che da pensionati in cerca di integrazioni al reddito. “Si tratta delle due categorie - aggiunge Magrini - che hanno decretato lo straordinario successo dei voucher, i ticket lavoro da io euro (comprensivi degli oneri contributivi e fiscali) che dal loro varo nel 2008 a oggi hanno raggiunto la quota di 9,5 milioni di “tagliandi”, il 70% dei quali staccati proprio nel settore del vino. E proprio per ripetere il successo dei voucher che chiediamo che nel Jobs act allo studio del Governo vengano semplificati gli strumenti dell’apprendistato e dei tirocini formativi che in agricoltura incontrano ancora troppi vincoli”.

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