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Il Sole 24 Ore

Il vino
italiano
rallenta
negli Usa … Campanello d’allarme
per l’export di vino italiano.
Le vendite all’estero di bottiglie
made in Italy hanno fatto
registrare una preoccupante
battuta d’arresto negli Stati
Uniti, ovvero sul primo mercato
di sbocco per l’Italia. Secondo
i dati del Iwfi (Italian
wine and food institute) nel
primo bimestre dell’anno le
spedizioni di etichette made
in Italy hanno riportato un calo
del 13,1%io in quantità e del
2,8%io in valore. Considerato
che lo scorso anno le vendite
italiane negli Usa avevano
chiuso con una tenuta in quantità
(+0,9%) ma con un significativo
progresso in valore
(+7,1%) i dati dei primi due mesi
del 2014 tratteggiano invece
una rischiosa inversione di
tendenza.
“A gennaio e febbraio -
spiegano all’Iwfi - le esportazioni
italiane sono ammontate
a 334.300 ettolitri per un valore
di 180,8 milioni di dollari
contro i 378.090 ettolitri e i
185,9 milioni del primo bimestre
2013. Questa contrazione
ha fatto perdere all’Italia il primo
posto nella classifica fra
principali paesi fornitori, in volume,
del mercato americano
a favore dell’Australia. In valore,
invece, la leadership resta
ancora alle aziende italiane
che staccano di alcune lunghezze
quelle francesi e australiane.
Tuttavia dai dati
emerge un significativo trend
di recupero dell’Australia”.
Da sottolineare infine, che
il mercato Usa riguarda appena
cinque fornitori: infatti Italia,
Australia, Cile, Argentina
e Francia detengono una quota
di mercato pari all’85,6% in
quantità e al 79,7% in valore.

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