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Il Sole 24 Ore

Il vino biologico raddoppia ... Tutti pazzi per il vino biologico.
Secondo Ismea, nei primi sei mesi del 2015 nella grande distribuzione organizzata italiana le vendite di vino bio sono cresciute del 91 per cento. Un segnale importante visto che sempre secondo Ismea gli scaffali della Gdo veicolano in Italia circa il 40% delle vendite di prodotti biologici ma soprattutto perché l’incremento delle vendite interne divino bio fanno da contraltare a un trend dei consumi nazionali di vino che da
anni è in calo. Secondo le cifre dell’Istituto vigilato dal ministero per le Politiche agricole il vino biologico è quindi quello che ha messo a segno la migliore performance di crescita sugli scaffali della Gdo. “Un risultato - spiega il coordinatore di agricoltura e industria alimentare di Nomisma (che al recente Sana di Bologna ha presentato un focus sul settore), Silvia Zucconi - dovuto alla grande crescita delle referenze del vino biologico sugli scaffali ma anche al contemporaneo crescente interesse del consumatore”.
Interesse testimoniato anche dall’analisi effettuata proprio da Nomisma sul tasso di penetrazione del vino bio dalla quale emerge che il numero di soggetti che dichiarano di aver almeno una volta nell’anno consumato vino bio è passata dal 2% del 2013 al 16,8% del 2015. Ma i segnali positivi non vengono solo dalla grande distribuzione. Lo stato di salute del settore è testimoniato anche dai vigneti biologici “che nel 2014 hanno raggiunto - aggiunge Zucconi - quota 73mila ettari. Una crescita del 7% rispetto al 2013 ma soprattutto fa segnare un incremento del 114% in dieci anni”.
Il tallone d’Achille è però l’export che con un giro d’affari di 100 milioni di euro rappresenta il 7% dell’export di prodotti bio italiani e appena il 2% delle spedizioni di vino made in Italy. “Vendite concentrate per il 59% nella Ue - conclude Zucconi - se si riuscisse a rafforzare la presenza fuori dei confini comunitari a partire dagli Usa l’intero comparto farebbe grandi passi in avanti”.

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