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Il Sole 24 Ore

Via a Benvenuto Brunello sull’onda di un 2015 che ha “svuotato” le cantine della Doc di Montalcino. L’anno scorso sono state vendute 14,6 milioni di bottiglie, l’11% in più, per un giro d’affari di 187 milioni, +10%. Rispetto al totale, le bottiglie di Brunello sono state 9,8 milioni, +17%. È cresciuto anche l’incidenza dell’export: dal 67,5% al 70%. Soltanto gli Stati Uniti assorbono il 30% delle esportazione, seguiti da Europa con il 20% a 1,2 milioni di turisti. “L’anno scorso - sostiene Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino - le cantine sono state svuotate e le annate 2010, 2009 e quelle precedenti sono andate a ruba. Solo a dicembre 2015 l’imbottigliato ha registrato un +20%, che già fu molto positivo“. Come rileva una ricerca del sito WineNews, diretto da Alessandro Regoli, il successo della vendemmia 2010 ha portato le quotazioni delle sfuso vicino ai mille euro al quintale e il valore dei terreni a 500mila euro a ettaro, con una rivalutazione record in 50 anni del 2.474%. La manifestazione Benvenuto Brunello 2016 si chiude oggi con l’assegnazione delle stelle alla vendemmia 2015. E le vendite del 2016? “L’avvio è stato lento - osserva Andrea Machetti, ad di Mastrojanni (+33,5% i ricavi nel 2015) - L’anno scorso abbiamo venduto il 60% dei volumi nel primo semestre, quest’anno si torna alla normalità: il grosso lo commercializzeremo nel secondo semestre”. E il 2011 com’è stato accolto dai buyer? “L’annata era stata difficile - risponde Machetti - ma, dopo tanti assaggi, ho trovato un vino qualitativamente omogeneo, di buon livello, più bevibile”. Entusiasta Elisabetta Gnudi Angelini, proprietaria delle tenute Caparzo e Altesino a Montalcino. “Il 2016 difficilmente potrà ripetere l’exploit dell’anno prima - sostiene Gnudi Angelini - anche se ci speriamo. Nel complesso le mie quattro aziende (producono anche Igt ndr) hanno venduto oltre 2 milioni di bottiglie, l’8% in più. Caparzo e Altesino hanno prodotto 230mila bottiglie. L’export ha trainato da sola la crescita mentre la domanda italiana si è confermata debole”.

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