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Il Sole 24 Ore

Risorse fresche a Vinitaly ... Rilanciare il ruolo di Vinitaly e del polo veronese a livello internazionale, superando la concorrenza sleale delle fiere tedesche che hanno benefit e soldi pubblici: il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, ha le idee chiare su come tenere il passo con le fiere europee. Ma ha bisogno di risorse fresche degli azionisti che sono principalmente: Comune di Verona, CdC, Cariverona, Popolare di Vicenza e Banco Popolare. Insomma soci che non navigano nell’oro. “il mondo va avanti - spiega Danese - e non possiamo rimanere indietro. I primi dieci player fatturano i miliardi mentre Verona è sotto i 90 milioni. Nei Big 10 rientra Dùsseldorf che ha ProWein, ed è ottava”. Tutto merito loro? Non per il presidente: “Berlino ha padiglioni gratis e beneficia cli u milioni pubblici. Non ci possono essere due pesi e due misure”. Qual è il suo progetto? Danese esclude lo spin off di Vinitaly “anche se è un’opzione”. L’intervento di Simest? Nemmeno. Ma pensa a un Vinitaly che formi e informi le piccole cantine che vanno all’estero. Insomma un forte sviluppo di wine2wine.

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