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Il Sole 24 Ore

VeronaFiere brinda all’intesa con Bordeaux ... Un anno importante, che ha visto lo svolgimento di 61 eventi, di cui rassegne all’interno del quartiere fieristico, 370 convegni e altri 19 eventi all’estero, in dodici Paesi e ha visto soprattutto l’allestimento e la gestione a Expo 2015 del padiglione Vino-A Taste of ttaly, realizzato su incarico e in collaborazione con il ministero delle Politiche agricole, che ha significato non solo visibilità internazionale ma anche una ricaduta in termini di crescita delle presenze estere a Fieragricola e alla cinquantesima edizione di Vinitaly di quest’anno.
Il 2015 è stato per Veronafiere un anno di grande attività, con un effetto “turbo” che si è fatto sentire anche sui conti della trimestrale 2016.11 bilancio dell’anno scorso registra per il Gruppo (di cui fanno parte, oltre a Veronafiere, Médinit, Veronafiere do Brasil, Piemmeti, Tandem Comunicazione e Veronafiere Servizi) un fatturato aggregato di 89,5 milioni di euro, dei quali 4,5 provenienti da iniziative all’estero. La capogruppo Veronafiere ha chiuso il 2015 con ricavi a 75,6 milioni e un Ebitda di 1,5 milioni. Negativo il risultato netto: -5,6milioni; la motivazione è la prudenziale decisione di far ricadere sull’esercizio 2015 tutti i costi sostenuti per il progetto Expo. Veronafiere ha dovuto affrontare degli extra-costi a causa dci ritardi nella consegna delle strutture: si tratta di qualche milione di euro su cui è in corso con Expo 2015 Spa un arbitrato.
Ma i fondamentali patrimoniali sono solidi (il patrimonio netto è superiore ai 72 milioni li di euro). Sempre relativamente al 2015, gli investimenti effettuati ammontano a 16,9 milioni (tra i quali l’acquisto delle Gallerie Mercatali e il completamento del padiglione 10), mentre i visitatori, grazie alle manifestazioni di punta come Vinitaly e Marmomacc, sono stati complessivamente un milione e 211mila. “Il 2015 è stato un annodi grandi investimenti e di una attività gestionale straordinaria - dice il presidente di Veronafiere Maurizio Danese -, con risultati di grande rilevanza sulla trimestrale del 2016”.E, in effetti, i dati del primo trimestre parlano di un incremento dei ricavi dell’11%, paria 8 milioni di euro in più rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, a parità di perimetro.
Sul fronte dei progetti, l’ente sta portando avanti iniziative con partner nazionali ed esteri. Dopo la recente partnership siglata con Fiera Milano per lanciare una manifestazione internazionale dedicata all’ortofrutta - si chiamerà Fruit&Veg Innovation e si svolgerà negli armi pari a Verona e nei dispari a Milano a partire dal 2017 -,che pone le basi per un polo lombardo-veneto la cui attività si potrà esplicare anche negli eventi all’estero, la vera novità è l’accordo siglato pochi giorni fa ad Hong Kong con l’Union des grands crus di Bordeaux, l’associazione dei più importanti produttori di vini francesi, per armonizzare con il Vinitaly il calendario della En Primeur di Bordeaux, ovvero la settimana in cui la città francese apre le porte a migliaia di buyer internazionali, per studiare le annate dei vini, calcolarne il loro valore come bene di investimento, farne il prezzo di mercato.
“Per noi è un accordo storico - spiega il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani . Per i prossimi quattro anni En primeur si chiuderà un giorno prima di Vinitaly e non ci sarà più sovrapposizione tra i due eventi”.

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