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Il Sole 24 Ore

Il merger SabMilller-Inbev costerà due miliardi ... Oltre 5mila licenziamenti ma anche due miliardi di dollari tra tasse e commissioni a consulenti:
questo il costo del takeover da 103 miliardi di dollari di SabMiller da parte del gruppo rivale Anheuser-Busch InBev, il terzo della storia per dimensioni. I due gruppi hanno presentato agli azionisti i documenti relativi all deal, che rivelano sia l’esorbitante costo delle trattative che le intenzioni sul futuro. Spetterà a Ab InBev pagare gran parte del conto (1,7 miliardi di dollari), 475 milioni dei quali andranno al Fisco britannico, mentre il resto andrà a consulenti di alto rango, da Lazard a Deutsche Bank, da Bnp Paribas a Bank of America e da Barclays a Standard Bank. Le banche che hanno organizzato l’aumento di capitale del gruppo quest’anno per finanziare il takeover riceveranno commissioni di 725 milioni di dollari. Altri 18 milioni andranno a studi legali che hanno offerto consulenze specializzate, primo fra tutti Freshfields Bruckhaus Deringer. Altri consulenti riceveranno 180 milioni di dollari, mentre la società di public
relations Brunswick porterà a casa 20 milioni di dollari.
In confronto il conto di SabMiller è molto meno salato: i consulenti finanziari, che comprendono JPMorgan Chase, Goldman Sachs, Morgan Stanley e Robey Warshaw riceveranno 123 milioni di dollari, mentre a Linklaters e altri studi legali andranno 76 milioni di dollari. La società di Pr finanziario Finsbury riceverà 9 milioni di dollari e i conimercialisti4 milioni.
L’obiettivo di AB InBev, che produce birre come Budweiser, Stella Artoise Corona, è tagliare i costi e raggiungere ricavi di 100 miliardi di dollari l’anno entro il 2020.11 gruppo ha intenzione di risparmiare almeno 1,4 miliardi di dollari l’anno entro 4 anni dal takeover e per farlo taglierà 5.000 posti di lavoro, il 3% del totale, entro tre anni,
Quasi tutti i licenziamenti saranno a SabMiller, dove saranno eliminati interi uffici e dipartimenti a partire dal quartier generale del gruppo anglo-sudafricano a Woking e la sede di Londra. “Il business model sarà sostenuto da una rigida disciplina finanziaria” sottolinea il documento. Il quartier generale della nuova AB InBev sarà a Lovanio, in Belgio, mentre la direzione globale sarà a New York. Con l’acquisizione AB InBev punta a rafforzare la sua presenza in America Latina e in Africa, continenti nei quali SabMiller ha da tempo una posizione di forza e mercati che continuano a registrare una forte crescita.
Il mese scorso il cda di SabMiller aveva approvato un’offerta rivista da parte di AB Inbev, che permette di scegliere tra un pagamento in contanti di 45 sterline per azione o titoli AB InBev che non saranno emessi per altri 4 anni. Il calo della sterlina sul dollaro dopo il referendum che ha portato a Brexit ha ridotto il valore dell’offerta in contanti. I due gruppi sperano di concludere l’affare entro il 10 ottobre.

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