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Il Sole 24 Ore

Vino, Testo Unico al rush finale ... Stop alla duplicazione dei controlli e nuove regole sulle sanzioni ... Il prossimo 28 novembre il Testo Unico della vite e del vino diventerà legge. L’annuncio venuto con un twitt del ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, ha chiarito che il ddl, che semplifica in 91 articoli le attuali 4mila pagine di provvedimenti e che promette di dimezzare gli adempimenti burocratici per le aziende, dopo due anni di lavoro è ora giunto al rush finale. La pubblicazione in Gazzetta ufficiale è prevista massimo entro il prossimo 4 dicembre. Il Testo Unico nei giorni scorsi è stato approvato all’unanimità dalla Commissione Agricoltura del Senato che ha dovuto però inviarlo di nuovo alla Commissione Agricoltura della Camera perché “ritoccato” con alcuni emendamenti. La principale modifica (insieme a due piccole correzioni relative a riferimenti normativi errati) è stata richiesta dalla Commissione Giustizia del Senato e riguardale sanzioni previste in caso di contraffazione dei contrassegni stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato o da altre tipografie autorizzate. In sostanza si tratta dei “collarini” che cingono il collo delle bottiglie Docg e di quelle Doc che ne fanno richiesta. “Il problema sollevato dalla Commissione Giustizia - ha spiegato il co-relatore del provvedimento in Commissione Agricoltura del Senato, Franco Panizza (Partito Autonomista Trentino Tirolese) - riguarda il comma 7 dell’articolo 74 che prevedeva nel caso di contraffazioni di contrassegni di Stato una sanzione sia penale che amministrativa. E da qui un possibile dubbio di costituzionalità perché non si possono prevedere per uno stesso reato tipologie differenziate di sanzioni. Pertanto nel nostro emendamento abbiamo chiarito che verranno applicate in una prima istanza ammende amministrative e solo nei casi più gravi, come nella reiterazione del reato, sanzioni penali”. Grande soddisfazione è stata espressa dalle organizzazioni della filiera vino. “Un ddl che ha visto impegnati - si legge in una nota congiunta di Cia, Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative agroalimentari, Federvini, Unione Italiana Vini, Federdoc e Assoenologi - tutti i gruppi parlamentari e le organizzazioni del settore vitivinicolo, uniti dal comune intento di semplificare, innovare e valorizzare un comparto strategico per il made in Italy. È stata condificata in un unico testo tuttala disciplina relativa alla produzione di vino dal campo fino al consumatore con disposizioni che vanno dai controlli alla tutela delle produzioni di qualità fino alla riduzione dei costi a carico degli operatori”. “Nel Testo Unico - spiega il responsabile vitivinicolo di Coldiretti, Domenico Bosco - siamo riusciti a far passare un importante principio e cioè quello in base al quale più organismi di controllo non possono intervenire sulla stessa azienda duplicando costi e adempimenti ma sono obbligati a trasferirsi le informazioni. Spiace ravvisare che uno stesso principio non valga nei lavori parlamentari visto che la Commissione Giustizia del Senato ha ravvisato criticità non colte dall’esame a Montecitorio”.

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