Endrizzi, largo alle bollicene di montagna. Nel 2023 ricavi a 5,5 milioni (,-20%). “Trentodoc, investimenti per crescere” … La cantina di San Michele produce 650 mila bottiglie, di cui 150 mila di metodo classico. Nuovi spazi per la maturazione dello spumante pronti in autunno… La piana rotaliana è un distretto di produzione delle bollicine di montagna fatto di cooperative che mettono insieme il lavoro di migliaia di agricoltori ma anche di più piccole cantine storiche, a cui il mondo dello spumante metodo classico sta aprendo grandi opportunità oltre i confini provinciali. Tra queste c’è anche la cantina Endrizzi, di San Michele all’Adige. Fondata nel 1885, oggi produce all’incirca 150 mila bottiglie di Trentodoc. Nonostante i riflessi della frenata dei mercati esteri nel 2023, la domanda interna ha trascinato le vendite di spumante, dando slancio ai ricavi. “Prevediamo di chiudere il 2023 con un fatturato in crescita del 20%, intorno ai 5,5 milioni di euro”, spiega Paolo Endrici, imprenditore della cantina storica e tra i fondatori dell'Istituto Trento Doc. La prospettiva economica internazionale è offuscata da tante problematiche. Ma per Endrici “le possibilità di sviluppo restano positive”. “Stiamo attraversando una fase di espansione in Italia. I leggeri cali sul mercato estero, che attraversa un momento più riflessivo, sono compensati dalla crescita in casa. Noi che lavoriamo nel canale Ho.re.ca stiamo reggendo meglio di chi fa più affidamento sulla grande distribuzione”. L’80% del mercato della cantina trentina è italiano. “Ci sono regioni italiane in cui le bollicine di montagna attirano l’attenzione. Ci siamo posizionati bene in Emilia-Romagna, in Veneto, ma anche in Friuli e Lombardia”, sottolinea. Nel mercato lombardo, la presenza del distretto la Franciacorta complica l’allargamento del Trento Doc. “Ma puntiamo ad emergere con il sistema trentino, che sta crescendo in modo importante, con una forza che ci invidiano in tanti, anche l’Alto Adige - spiega Endrici - Nelle regioni del sud Italia, ancora poco coperte, c’è margine per crescere. Per la cantina Endrizzi, il 2023 è stato un anno di soddisfazione. Notiamo un aumento del 20% delle bottiglie vendute”. Anche il periodo delle feste ha lasciato soddisfatti. “Non abbiamo mai lavorato così tanto tra novembre e inizio dicembre. Registriamo numeri record rispetto al periodo pre-Covid, possiamo dirci più che soddisfatti. Prevediamo di chiudere il 2023 intorno ai 5,5 milioni di euro di fatturato, in crescita del 20% rispetto al 2022, grazie a una forte spinta del mercato italiano”. All’estero si costruisce circa il 20% del giro d’affari della cantina di San Michele. Storicamente presente nel mercato di lingua tedesca, tra Svizzera e Germania, oggi vende in una ventina di Paesi. Anche in Giappone, e, in parte residuale, in America. Contatti costruiti attraverso le reti commerciali e la partecipazione a fiere internazionali come ProWein e Vinitaly. Da cinque generazioni (era il 1885 quando è iniziata la produzione di vini) la gestione dell'azienda è familiare. Oggi al fianco di Paolo Endrici lavorano la moglie Christine, i figli Daniele e Lisa Maria, con il marito Torben. Insieme a loro c’è una squadra di 25 dipendenti tra uffici e vigne. La cantina produce vini di eccellenza del territorio, in particolare Teroldego Rotaliano e spumante Trento Doc (650 mila bottiglie in tutto). Circa 150 mila sono le bottiglie di spumante ricavate da circa 15 ettari di vigneti, in parte terreni di proprietà, in parte in affitto. Guardando al mercato globale di vino, negli ultimi anni i rossi - in particolare nella grande distribuzione – hanno sofferto di più. Mentre i segnali di apprezzamento verso i bianchi stanno portando ad eleggere le bollicine a direttrice della crescita. “Stiamo mettendo a terra importanti investimenti per crescere”, nota l’imprenditore. Per finanziarsi, a settembre cantina Endrizzi ha emesso il suo primo minibond da 1 milione di euro, interamente sottoscritto da Mediocredito Trentino-Alto Adige. Risorse da destinare all’acquisto di un podere di 8 ettari a Brentonico. Andrà convertito in vigneto in cui coltivare varietà di uve da destinare alla produzione di bollicine di montagna. Un’altra porzione delle risorse servirà ad ampliare la cantina sotterranea di San Michele, per dare spazio alla maturazione dello spumante Trento Doc. “Sarà operativa dall’autunno prossimo - aggiunge Endrici - Serve attrezzarsi per crescere”. Altri interventi di ammodernamento, interessano gli impianti e la superficie vitata, “specialmente nella tenuta toscana Serpaia, in Maremma, dove è in corso un lavoro importante sui vigneti”.
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