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Il Tempo

Vendemmia 2004, un miracolo di vino. Grazie a un ciclo vegetativo regolare la produzione aumenterà tra il 14 e il 25% rispetto al 2003. L’annata di quest’anno si preannuncia eccezionale come quella del 1997, che finora resta la migliore dell’ultimo decennio ... Appassionati di vino e cultori del buon bere preparatevi: quella di quest’anno sarà un’annata eccezionale, forse la migliore degli ultimi dieci anni. Una vendemmia in grado di di gareggiare con quella del ’97, presa ormai come modello di riferimento per l’eccellenza. Ma sarà anche una vendemmia con una produzione in crescita fino al 25 per cento in più rispetto al 2003. Il motivo sta nel «miracolo», dopo due anni disastrosi, di un ciclo vegetativo regolare, con piogge abbondanti in inverno e in primavera, un giusto equilibrio nei componenti del grappolo e la giusta resa tra l’uva e la produzione di vino. Motivi che porteranno bianchi e rossi a raggiungere ottimi livelli. «I primi grazie a una estrema finezza e a un’esuberante freschezza avvalorata da intensi profumi e aromi - spiega Giuseppe Martelli, direttore di Assoenologi - i rossi per ricchezza di struttura, tipicità, equilibrio e ampiezza di evoluzione». In più sarà una vendemmia omogenea nella qualità, dal nord al sud nessun vino sarà escluso. Da un sondaggio fatto da Enoteca d’Italia, la società creata dal ministero per le politiche agricole e forestali e dalle Regioni per la promozione del vino italiano, risulta infatti che tutti i produttori sono pronti a scommettere su un’annata di ottimo livello. Ne è convinto, ad esempio, Franco Giacosa, direttore tecnico della casa vinicola Zonin. «I vini saranno caratterizzati da un’acidità piuttosto elevata, da una gradazione alcolica nella media ma con un profilo aromatico intenso e fine, soprattutto per i vini bianchi». E se in Veneto il Consorzio di tutela vini doc Gambellara fa sapere che questa «sarà un’annata buona o eccezionale, in particolare per l’appassimento delle uve per la produzione del Recioto di Gambellara, vino passito di particolare pregio», al Consorzio del Brunello di Montalcino parlano senza paura di una produzione di vini «con ottimo equilibrio della gradazione alcolica, di grande eleganza e intensità». E sono soddisfatti anche i produttori siciliani, che hanno già iniziato la vendemmia. «Al momento sembra un’annata molto positiva - commenta Santi Planeta dell’azienda omonima - ci aspettiamo una maggiore produzione con un incremento del 15 per cento circa. Presumibilmente si avranno dei vini con maggiore acidità, minor tasso alcolico ma più alto profilo aromatico». Pronti dunque ad acquistare bottiglie di ottimo valore (e con prezzi un pochino più alti della media) anche se gli enologi invitano ancora alla prudenza. Perché se è vero che le previsioni incoraggiano all’ottimismo è altrettanto vero che, per il momento, è stato raccolto solo il 5 per cento della produzione. «Quest’anno la curva è partita bene e fino a questo momento continua benissimo -commenta Giuseppe Martelli - Ma se da domani e per quindici giorni pioverà quanto detto non varrà più». Non resta che incrociare le dita. E prepararsi a stappare.

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