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Il Venerdi' Di Repubblica

Slow (Global) Food: dal Sud America al Nord America. L’arca del gusto apre al mondo
Il caffè del Chiapas, l’olio d’”argàn” marocchino. Il Salone di Torino ora diventa internazionale. Senza scordare prosciutti & C. da salvare ...Torino, una città per gustare. E anche capire, imparare, confrontare, scoprire. Durante cinque giorni – tra il 24 e il 28 di questo mese – il luogo della grande crisi dell’auto accantona le sue tristezze per reinventarsi capitale mondiale della gastronomia intelligente, una miscellanea straordinaria di globalizzazione virtuosa e riconoscimento dei tesori dell’alimentazione nazionale ... Petrini ha deciso di lanciare il progetto per una doppia univesità (sede a Pollenzio, a due passi da Alba, primi corsi a partire dall’autunno 2004): ci si laureerà in scienze della gastronomia e in agricologia, con tante borse di studio per i ragazzi del Sud del mondo.

Gli appuntamenti

Un salone superaffollato di appuntamenti: cinque giorni durante i quali la difficoltà maggiore sarà quella della scelta. Impossibile elencare tutti gli eventi in programma, a cominciare dai laboratori del gusto. Quest’anno saranno bene 309 i momenti di confronto tra produttori, affinatori ed esperti da una parte e la ristretta cerchia di appassionati che si sono iscritti per tempo (www.slowfood.it) dall’altra. Qualche esempio? I segreti della grappa di alto profilo raccontati dalle ragazze Nonino, i paccheri dei pastai gragnanesi secondo Vittorio Fusari (chef stellato di “Il Volto”, a Iseo), sua maestà il Pata Negra de bellotta (mitico prosciutto crudo spagnolo), il caviale all’italiana, degustazini “verticali” – cioè comparendo annate diverse – di vini e bollicine tra i migliori del mondo. Imperdibili gli appuntamenti a tavola, con 50 ristoranti impegnati in tutta la regione, i Master of Food, corsi monotematici per imparare a capire gli alimenti dal punto di vista tecnico. Il salone poi, esibirà i suoi gioielli: il 23, a mo’ di prologo, festa per i 15 vincitori del premio per la Biodiversità, il 26 presentazione della guida Vini d’Italia 2003 (Slow Food & Gambero Rosso), mentre il 28 verrà battezzata la nuova edizione dell’altro bestseller di casa, Osterie d’Italia 2003.

I bambini a lezione di merenda: un angolo della Coop con frullati e marmellate

Un salone a misura di bambino. Se mostre e fiere sono abitualmente fonte di noia per i più piccoli (e di stress per gli adulti), l’appuntamento del Lingotto ospiterà un happy hour a misura di bambino realizzato dalla Coop, partner di Slow Food. Una nursery analcolica, un’area contigua a quella dedicata all’aperitivo degli adulti. Se da una parte, si potranno degustare le bollicine di Berlucchi, consorzio del Gavi e del Trentino, con i prodotti dei presidi adottati dalla Coop, dai pistacchi di Bronte alla focaccia di Genova, dall’altra si berranno succhi di frutta, centrifugati e frullati insieme a pane di Altamura con marmellata, cioccolato e miele. L’idea nasce dalla ricerca dell’Istituto Parma Qualità, secondo cui il 40 per cento dei bambini preferisce un panino alla merendina confezionata. La Coop organizzerà merende guidate per i bambini delle scuole elementari con i prodotti bio.

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