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Il Venerdi' Di Repubblica

Quel vino cullato da Beethoven e Strauss: a Montalcino l’ex avvocato Giancarlo Cignozzi coltiva la vite a suon di musica ... Musica nel vigneto, attraverso venti diffusori. Domenica, canti sardi. Durante la maturazione dell’uva, Strauss o Wagner, Mahler o Beethoven. In vendemmia, suoni cubani, folk italiano. Musica anche in cantina. Sacra. Siamo nella nuova azienda agricola (con tanto di raffinato agriturismo) di Giancarlo Cignozzi. Se la musica fa bene all’anima, alle piante di casa e persino alle vacche, perché non alla vite? Questa la sua idea. Non è una faccia nuova, a Montalcino: una trentina d’anni fa era tra quei “forestieri” che hanno contribuito a fare del Brunello un’icona del mondo. Fondò Caparzo e ispirò la creazione di Altesino e Case Basse. Poi si fece da parte, senza fare i conti con il mal di vigna.
Così, smessa la toga d’avvocato, si dedica al “Paradiso di Frassina”, composto da tre tenute assai vocate. Finora, due i vini (il primo Brunello uscirà nel 2005): il Do (la prima nota) è 50% Sangiovese e 50% Cabernet Sauvignon. Il Gea (nome di madre terra e dell’ultima nata Cignozzi) è Sangiovese in purezza elevato in barrique e affinato in vetro. Bell’impatto già al colore, intenso e limpido il frutto del bouquet, in bocca è vivo e succoso, di elegante struttura. Si trova nelle enoteche di Montalcino (Siena) e Milano da Solci sui 30 euro.

Gea 2000, Il Paradiso di Frassina, Montalcino (Siena)

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