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Il Venerdi' Di Repubblica

La bottiglia - “S’arai” contento se scegli il rosso rubino. I vini dei frtelli Pala di Serdiana (Cagliari), produttori dal 1950, tra modernità e tradizione sarda ... Non è possibile la degustazione reale dei vini sardi di una volta (diciamo 20-30 anni fa, forse meno) e di quelli attuali. Aiuta la memoria: Vermentino color ambra, spesso maderizzato. Cannonau forzuti, grevi di frutto marmellatoso, di sapore barocco. Quanto è cambiato, nel meglio del meglio, il vino isolano. Tra i produttori sempre più affidabili, i fratelli Enrico e Mario Pala. La loro azienda, fondata dal padre Salvatore nel 1950, si trova a Serdiana.
Il vigneto, 50 ettari, è coltivato a uve autoctone, le più classiche, con minime aperture ad altre varietà. Ad esempio, l’etichetta Entemari si riferisce a un bianco da Vermentino, Chardonnay e Malvasia. Chi preferisce il Vermentino in purezza si rivolgerà al Crabilis, leggiadro e floreale, brillante di colore, pieno e fragrante. Per i rossisti, scelta tra Monica, Cannonau e questo vinaggio di Cannonau, Carignano, Bovale e Barbera sarda. Il nome è S’arai (l’aratro ma anche l’arare). Colore rubino intenso, bouquet ampio marcato da frutti rossi (prugna, ciliegia) e spezie gentili, al palato è consistente ed equilibrato, schietto e piacevole. La bottiglia del 2000 si trova a Vimercate (Milano) da Vino Divino, a Roma da Trimani sui 19 euro.

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