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Il Venerdi Di Repubblica

E a Bolgheri di quattro sorelle la più piccola è la più bella… E’ raro trovare nelle cantine dei ristoranti più millesimi dello stesso vino e le degustazioni verticali, o a ritroso nel tempo, meglio organizzarle a casa. Questa è (o era?) un’occasione ghiotta: le quattro migliori annate di Guada la Tasso (96, 97, 98, 01) in confezione speciale numerata. Se il cofanetto fosse esauriti, ci si può consolare con la bottiglia del 2001, l’ultima sul mercato, una signora bottiglia. Non sorprende la classe: è firmata Antinori. Arriva dall’omonima tenuta vicino a Bolgheri, un paradiso tra il mare e le colline, 300 ettari di vigna e oltre 700 di campi, oliveti, macchia mediterranea (di cui 70 dedicati all’allevamento semibrado di maialini di cinta senese). Guado al Tasso è un Bolgheri superiore composto da uve Cabernet sauvignon (60%), Merlot (30) e Syrah, vinificate separatamente. L’assemblaggio è a fermentazione malolattica in barrique, e in barrique si svolge l’affinamento (14-16 mesi) infine, ancora un anno in cantina, in bottiglia, prima della vendita.Rubino scuro e vivo, profumi ampi e profondi (ciliegie, frutti di bosco, refoli balsamici e di caffè, spezie, cioccolato nero) armonico e potente è come tutti i grandi di grande semplicità di beva. A Milano all’Enoclub Malfassi, a Roma da Rocchi sui 56 euro.

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