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Il Venerdi Di Repubblica

Il laboratorio Falesco che spreme emozioni dall’uva ... Dal Roscetto al Ferentano i vini di due fratelli enologi attenti al vitigni autoctoni dell’alta Tuscia... Due gli enologi dell’azienda Falesco. Sono anche i proprietari e sono anche fratelli. Dal ’79 in qua hanno battezzato bottiglie emozionanti: Montiano, Pomele, Marciliano, Vitiano. Basta dire il cognome, Cotarella, e il coro risponde “chapeau”. Renzo dà l’imprimatur a ogni etichetta di Antinori, Riccardo è uno dei più ricercati wine-maker internazionali. Falesco è un’azienda-laboratorio. Sul confine tra Umbria e Lazio, ha un occhio di riguardo per i vitigni autoctoni. Uno di questi è il Roscetto, tra i più antichi dell’Alta Tuscia.
Secondo il professor Scienza è della famiglia dei Greco. Mai vinificato in purezza, ma usato nell’Est!Est!!Est!!! “Ci sono voluti nove anni per capirlo e interpretarlo” dicono i Cotarella. Vinificazione ad hoc: uve congelate, pigiate e criomacerate, fermentazione parte in acciaio e poi in legno, dove il vino rimane per 4/6 mesi. Infine, il Ferentano nel bicchiere: giallo luminoso il colore, profumi fioriti, fruttati, mielati con un tocco minerale, gusto ricco e sereno. A Bareggio (Milano) da Maggiolini, a Roma da Costantini sui 10/12 euro. E chi ama i Passiti assaggi il Roscetto Passirò.

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