02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

Il Venerdi’ Di Repubblica

Per fare una buona Barbera è meglio iniziare “Dacapo” ... Un’etichetta del Monferrato fa due versioni del celebre vino rosso già declinato in tanti modi diversi... Si fa presto a dire Barbera. Quale? Quella di Alba, spesso prodotta da firme importanti di Barolo e Barbaresco? o quella di Asti? E poi, sempre in Piemonte, la si fa nel Roero, nel Tortonese, nel Pinerolese, nel Monferrato, Poi ci sono l’Oltrepò, i colli piacentini e bolognesi. Può essere ferma, vivace, frizzante, superiore. C’è da credere che ognuno abbia identificato il suo bicchiere
preferito, solenne o per la tavola quotidiana. Questa etichetta del Monferrato parla di vino buono ma non complicato. Paolo Dania e Dino Riccomagno, dopo gli studi in agraria e la gavetta in aziende vitivinicole, hanno fondato la loro, nel ’97, con un nome emblematico, Dacapo. Cioè: cominciamo dal principio e realizziamo la nostra idea di Barbera. Me fanno due versioni,
la Sanbastiàn, vinosamente fresca, e questa Vigna Nizza, con lungo affinamento in botte piccola. Ecco l’annata 2004, ottenuta dal vecchio vigneto ristrutturato (ceppi anche di 40 anni). Colore granato profondo, bei profumi che assommano sentori fruttati e speziati, sapore equilibrato e generoso. A Torino da La petite cave, a Parma da Cavalli, a Firenze da Millesimi, sui 15/17 euro.

Barbera Vigna Nizza 2004

Azienda agricola Dacapo

Agliano Tenne (Asti)

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024