Il moscato maturato nel cemento, dolcemente “sulle sue” ... Una cantina antitecnologica per uve raccolte da viti ultracentenarie. Il risultato? Si beve con tutto...A Badde Nigolosu la cantina è finalmente completata, proprio come la voleva il vignaiolo. Vasi vinari di inox luccicante? No. File di barrique e botti grandi? Nemmeno. Per bianchi e rossi Alessandro Dettori ha deciso di vinificare e far maturare i vini in vasche di cemento. Niente chiarifica né filtrazione né stabilizzazione. Il soggiorno in vetro dura almeno un anno.
Cantina e vini antitecnologici, insomma, la naturalità come bandiera, in onore della materia prima offerta da vetuste (alcune ultracentenarie) viti ad alberello. I Cannonau (tre etichette che commossero Veronelli e ora hanno avuto 94 e 95/100 dal guru Robert Parker), ma anche il Vermentino e questo Moscadeddu. Un Moscato particolare, ben riconoscibile per l’aromaticità
ma “sulle sue” quanto a dolcezza: e infatti c’è chi lo gusta su tutto il pasto, dal crudo di mare alle linguine all’astice alle paste di mandorla. Il caldo del grado alcolico vela il tasso zuccherino, i profumi (l’uva matura gioca con frutta tropicale, refoli balsamici) sono coerenti con il sapore fresco, pieno, e mandorlato nel finale. A Bagnolo in Piano da K2, a Roma da Trimani sui 24-25 euro.
Moscadeddu 2005
Tenute Dettori
Sennori (Sassari)
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