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Il Venerdi’ Di Repubblica

II ragazzo che sognava il mare ha domato il vino selvatico ... In Friuli un produttore, che si immaginava ufficiale di bordo, ricava un rosso intenso da un vitigno difficile... Storia lontana: dal 1585 la tenuta di 80 ettari appartiene alla stessa famiglia e produce vino. Storia recente (1982): c’era un ragazzo che sognava un futuro sul mare (l’Accademia di Livorno). Non andò così perché il conte Gianfranco D’Attimis-Maniago. sposato ma senza figli, per evitare che il suo nome si estinguesse, volle accanto a sé
il ragazzo che sognava il mare, suo nipote, che divenne conte Alberto, si iscrisse ad Agraria e trovò il futuro nella terra. Che da tutto il ventaglio dei Colli Orientali, dalla Ribolla spumante al Picolit. Ottima qualità in tutte le etichette. Abbiamo scelto la Tazzelenghe (in friulano, taglialingua). È un vitigno paragonabile a un cavallino
selvatico difficile da domare, perché naturalmente alto di acidità e tannini. Spesso lo si trova ruvido, sgarbato. Questo invece è di sorprendente spessore (lo annuncia il colore viola scuro) e rotondità. di elegante potenza, con note marcate di more e cacao. A Milano da Serendepico, a San Mauro (Torino) al Tajut, sui 24 euro.

Tazzelenghe 2004

D’Attimis-Maniago

Buttrio (Udine)

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