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Il Venerdi' Di Repubblica

La Barbera di Elisa, astemia convertita ad enologa laureata ... Un’azienda guidata da padre e figlia propone un rosso corposo e armonico. Dedicato alla giovane produttrice... Uno scambio di saperi, Papà Pier Carlo Semino ha l’esperienza in campagna. Sua figlia Elisa fino ai 20 anni rigorosamente astemia, poi convertita alle gioe di Bacco, si laurea in enologia. Insieme lavorano alla continua crescita dell’azienda di famiglia, la Colombera, fondata nel 1937 a pochi chilometri da Tortona, sulle strade che furono di Fausto Coppi. Oltre alla vite, frutteto, mais, miele, marmellate. Il vino,
fatto da sempre, arriva alla bottiglia solo con la vendemmia ‘98, ma in parte è ancora venduto sfuso, a una clientela fedele. La gamma: tra i bianchi, fiore all’occhiello è il Timorasso, in due versioni: Derthona e Montino riserva. I rossi: due Barbere, Freisa, Nibiò (parente del Dolcetto), Croatina. A Elisa è dedicata questa Barbera, dalla vigna più vecchia dell’azienda che, come gli tutti altri vini, si presenta sul mercato affinata al punto giusto più d’un anno in barrique, poi vetro). Colpisce per succosità, concretezza e armonia, sincerità. Avrà lunga vita. A Milano da L’altro vino, a Firenze da La volpe e l’uva, sui 14/15 euro.

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