Il Venerdi Di Repubblica

Il vino solenne ha un Cristo tra i filari ... Per generazioni hanno coltivato vigne, i Bonetta. Angelo e i figli Domenico e Carmela. A Licata hanno trenta ettari di buona terra, a quasi trecento metri dl altitudine sul mare, che dista otto chilometri. È nel 2000 che devono decidere per il futuro. C’è aria di crisi, vendere le uve è sempre meno remunerativo. Investono nella specializzazione del vigneto, costruiscono la cantina ad alta tecnologia, chiedono la consulenza di Riccardo Cotarella. Nel 2007 escono le prime bottiglie etichettate Baglio del Cristo dl Campobello. Il Cristo ligneo, di antica fattura, sta tra i filari ed è oggetto di devozione e processioni. Per i Bonetta è simbolo di religiosità e sicilianità, un po’ come i loro vini, tutti con nomi solenni: Laudari (Chardonnay), Laluci (la luce, è Grillo), Adenzia (vuoi dire ascolto, udienza), Lu patri (Nero d’Avola). Facile intuire cos’è questo Lusirà, vero? È Syrah in purezza, uno dei cavalieri erranti meglio acclimatati sull’isola. Assaggiatelo: esprime profondità e ricchezza già nel colore, i profumi sono tipici (dal frutto alle spezie ai toni balsamici), il sapore è intenso, succoso, rotondo, equilibrato, A Senago (Milano) da 8tto, ad Agrigento da Corona sui 21 euro.