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Il VenerdÌ Di Repubblica

L’americano che ha fiuto per la Toscana ... A Firenze (dal 2 al 5 giugno) il festival ideato dal critico James Suckling: arte, cibo e degustazioni delle 51 migliori etichette regionali. Al picnic organizzato a Villa il Palagio arriverà anche Sting... Tutto merito di un americano. C’è voluta infatti la passione per i grandi vini italiani di James Suckling (ex responsabile della redazione europea di Wine Spectator, e uno dei più influenti e celebri critici enologici al mondo) per convincere le grandi dinastie del vino toscano a dar vita a Divino Tuscany (www.divinotuscany.com , tel, 800- 977627), manifestazione che vuole combinare vino, alta cucina, cultura e storia e che si svolgerà a Firenze dal 2 al 5 giugno. “Io stesso” dice Suckling “ho selezionato i vini e le aziende produttrici scegliendo quelli che, a mio avviso, rappresentano il meglio che la Toscana possa offrire”. Una passione, quella del critico, che non comincia certo ora. “Ho iniziato a stilare una classifica dei vini toscani nel 1980 nel 1998 ho addirittura deciso di trasferirmi in una tenuta vicino ad Arezzo per viverci stabilmente”.

All’evento sono stati invitate cinquantuno aziende vitivinicole con i loro vini cult. che saranno proposti al pubblico nella città dei Medici perché, continua Suckling, “non c’è altro posto al mondo come Firenze, che si trova al centro della Toscana e occupa un posto speciale nel cuore degli italiani, ma anche degli stranieri”. L’inaugurazione di Divino Tuscany è al Teatro della Pergola ed è affidata a uno Stradivari del 1713 suonato dal violinista Joshua Bell, mentre alla tradizionale scampagnata domenicale, con tanto di maialino cotto allo spiedo nei giardini di Villa il Palagio, parteciperà anche Sting accompagnato dalla moglie Trudie Styler.

A fare gli onori di casa i protagonisti della tradizione dei vini toscani (Barone Ricasoli, Marchesi Antinori, Castello Banfì, Marchesi di Frescobaldi, Mazzei, Petrolo, Il Borro, Principe Corsini), che accoglieranno i visitatori all’interno dì dimore storiche raramente accessibili, e presenteranno loro gioielli di famiglia: vini che fanno sognare il mondo. “Voglio riunire a Firenze” dice Suckling “tutti coloro che amano i grandi vini toscani e li vogliono comprendere meglio. E celebrarli”, Come? Per esempio con degustazioni guidate di Brunello di Montalcino e grandi Merlot, nel fastoso Palazzo Capponi all’Annunziata. E poi, nelle sale dell’Hotel Four Seasons, alcuni winemaker e i proprietari delle 51 aziende vitivinicole daranno vita al Grand Tasting, dedicato alle annate millesimate e a quelle più recenti dei oro vini più blasonati.

Con Divino Tuscany, Suckling confessa di aver coronato il sogno segreto di “chiamare il mondo a Firenze per celebrare i migliori vini toscani, il cibo, l’intrattenimento, arte e la cultura e dare vita a uno degli eventi più memorabili, almeno spero, dedicati al mondo del vino”. Un sogno nato nel lontano 1980 e che oggi sta per diventare realtà.

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