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Il VenerdÌ Di Repubblica

La bottiglia ... Beato chi prova quel Teroldego Dannato... Non azienda agricola, Redondel, ma “piccola azienda agricola”: così la definisce Paolo Zanini. Poco più di tre ettari nel Campo Rotaliano, culla di Teroldego, suddivisi in ben sette appezzamenti. Paolo fa vino perché già a nove anni andava in campagna, all’alba, con papà Donato. A 14 anni ha imparato a potare (“una specie di esame di maturità, gioia pura superarlo”). Poi ha imparato tutto il resto. “Faccio il vino per mio
padre, che mi segue dal cielo, per mia madre Fiorenza e mia moglie Mara che credono in me”. Le vigne hanno tra i 25 e gli 80 anni. Solo Teroldego, in tre versioni. Occhio ai nomi: Assolto si chiama il Rosato (l’uva assolve in poche ore il compito di colorare il mosto, prima della fermentazione). Beato me (“che posso fare il contadino”) è un Teroldego destinato a lunga vita, maturo e complesso. Il terzo, Dannato (di nome ma non di fatto) è il nostro preferito: classico color rubino intenso, schietto e invitante nel bouquet (piccoli frutti e fiori di prato), polposo ed energico al palato, grande equilibrio e buona persistenza. A Trento da Grado 12, a Cremona all’Emporio Vino e Sapori, sui 15-16 euro.

Teroldego Dannato

2007

Redondel

Mezzolombardo (Trento).

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