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Il venerdì - La Repubblica

Wine beauty, per ubriacarsi di fascino … Aumentano, e di molto i cosmetici ricavati dall’uva e dai suoi elementi. Che offrono lavoro e sono rigorosamente green… Cosmetici? Li estraiamo dall’uva, dai graspi, dalla buccia, dai semi, dalle foglie di vite, dal mosto... E lo facciamo su grande scala. Ecco i cosmetici green che più green non potrebbero essere, forti delle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione. Secondo Coldiretti la raccolta di un singolo grappolo d’uva alimenta nuove opportunità di lavoro in ben venti settori decisamente diversi fra loro, e quello della cosmetica è uno dei più promettenti. I numeri sono notevoli, considerando non solo il personale specializzato ma tutto l’indotto: un milione e 300 mila addetti. E il mercato è destinato a crescere. È quanto emerge da una analisi Coldiretti diffusa a Vinitaly Special Edition, che si è tenuta a Veronafiere a fine ottobre, dove è stata allestita la prima esposizione dei nuovi esempi di business collegati al vino. Fra le nuove tendenze di consumo si segnala “la voglia di naturalezza post pandemia”, come l’hanno catalogata gli esperti. E la wine beauty è uno degli ambiti più carichi di possibilità. Si va dagli esclusivi profumi ricavati dai vigneti di Soave in Veneto al Piemonte, dove si producono creme viso e bagnoschiuma partendo dalla Freisa d’Asti. Il vino stesso, le foglie di vite e parte dei semi dell’uva, addizionati ai vinaccioli particolarmente ricchi di polifenoli, sono usati anche in Umbria per la creazione di una linea di bellezza, così come in Emilia Romagna, dove le uve vengono trasformate in balsamo labbra, burro per il corpo, siero anti-age e dopobarba. Per il resto l’“esercito del vino”, così è stato ribattezzato, spazia dai viticoltori agli addetti alle cantine e alla distribuzione, dall’industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, dagli accessori agli imballaggi, dalla ricerca alla formazione e alla divulgazione, dall’enoturismo all’editoria, dai programmi software alla pubblicità. Insomma, un esercito che dà ricchezza agli addetti e bellezza ai consumatori finali.

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